La Nuova Sardegna

Nuoro

Su pizzinnu zegu

di Federico Sedda

NUORO. Ha insegnato materie letterarie e latino a generazioni di studenti delle scuole superiori, a Nuoro e a Cagliari. In oltre 40 anni di insegnamento, prima all’ex Istituto magistrale nuorese di...

28 settembre 2018
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NUORO. Ha insegnato materie letterarie e latino a generazioni di studenti delle scuole superiori, a Nuoro e a Cagliari. In oltre 40 anni di insegnamento, prima all’ex Istituto magistrale nuorese di via Deffenu e poi al liceo delle Scienze umane “Eleonora d’Arborea” di Cagliari, ha lasciato ai suoi allievi ricordi indimenticabili, non solo per la sua cultura e i suoi metodi di insegnamento, ma soprattutto per la sua umanità che sa tanto di storia personale, di amore per la vita e di integrazione sociale.

Sì, perché, lui, non è stato un insegnante qualsiasi, ma un insegnante cieco. Cieco da sempre. Bachisio Zolo, 63 anni compiuti a marzo del 2018, bolotanese di nascita, nuorese e cagliaritano d’adozione, professore di italiano, latino e storia, è l’ultimo insegnante cieco della scuola pubblica sarda.

«L’ultimo insegnante nato cieco e che ha studiato da cieco» puntualizza lui con l’orgoglio di chi vede con il cuore e con la mente. Il primo settembre 2018 è andato in pensione e, con lui, è andato in pensione un pezzo di storia della scuola sarda. Un simbolo di riscatto sociale, di impegno contro l’emarginazione e di volontà di fare del proprio handicap un esempio e un percorso di vita. Da oltre vent’anni, dopo il trasferimento dalle ex Magistrali di Nuoro, insegnava italiano, latino, storia e geografia al liceo pedagogico di Cagliari. «Ma all’inizio della mia carriera, nei primi anni Ottanta – precisa Bachisio Zolo – ho insegnato anche alle scuole medie di Orotelli e di Macomer e nei corsi per i lavoratori». Una carriera, la sua, cominciata dalla gavetta che lo ha portato anche a tenere corsi di livello universitario e di docenza per la formazione degli insegnanti di sostegno. Laureatosi con 110 e lode in Lettere moderne all’università di Cagliari nel 1979 con una tesi sulla storia della Sardegna, prima di intraprendere la carriera scolastica ha lavorato nel settore assistenza della Provincia di Nuoro e nel terzo settore. Zolo è tra i fondatori dello Ierfop, un ente di formazione professionale dei disabili, con sede a Cagliari, del quale è ancora direttore.

Per il suo impegno a favore dei disabili il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, lo ha insignito dell’alta onorificenza di Commendatore della Repubblica. «Da giovane – racconta Bachisio Zolo – ho studiato al liceo classico “Luigi Galvani” di Bologna dove ho avuto come compagno di scuola l’ex ministro Angelo Piazza. Ricordo che lui cercava le parole nel vocabolario e io facevo il compito di greco per entrambi. Tra i lettori ho avuto anche l’ex presidente della commissione Finanza della Camera, Franco Piro e tra i compagni di corso il mio coetaneo Pier Ferdinando Casini, che bombardavamo con fischi quando parlava nelle assemblee studentesche. Ho potuto studiare grazie a chi prestava la sua voce per leggermi i libri perché allora non c’erano gli ausili tecnologici che ci sono oggi». Oggi Bachisio Zolo è un pensionato. «Ma – assicura – il mio impegno a favore dei disabili continuerà ancora». Un impegno vissuto sulla propria pelle. Da vincitore.

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