La Nuova Sardegna

Nuoro

Piantagione a Ortueri: i Porcu restano in carcere

Piantagione a Ortueri: i Porcu restano in carcere

ORTUERI. Restano in carcere Renato Porcu e Vincenzo Porcu, i due allevatori di Austis e Teti arrestati in flagranza dai carabinieri di Ortueri, coordinati dal maresciallo Luca Trudu, all’interno di...

29 settembre 2018
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ORTUERI. Restano in carcere Renato Porcu e Vincenzo Porcu, i due allevatori di Austis e Teti arrestati in flagranza dai carabinieri di Ortueri, coordinati dal maresciallo Luca Trudu, all’interno di una maxi piantagione di marijuana nelle campagne del paese. Ieri il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Oristano, Annie Cecile Pinello, ha sciolto la riserva e rigettando le richieste dei difensori dei due indagati, gli avvocati Nazarena Tilocca e Roberto Nuti, ha confermato per entrambi la custodia cautelare in carcere. Renato Porcu, già noto alle forze dell’ordine perché condannato a 30 anni per il sequestro di un imprenditore di Dolianova, e tornato in libertà appena due anni fa, era il guardiano della coltivazione illecita: da tempo viveva in un accampamento tra i filari di piante di cannabis alte fino a due metri. Oltre a lui e al suo complice, sono finiti nell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Oristano Sara Ghiani, altre cinque persone bloccate a breve distanza dalla piantagione nella zona impervia di Cheressia. Anche per loro è scattata la denuncia in stato di libertà per concorso in coltivazione illegale di sostanza stupefacente aggravata dall’ingente quantitativo. Tra questi il nome del vicesindaco di Desulo, Francesco Gioi, Nicola Carta, Agostino Floris, Lorenzo Mulvoni (tutti compaesani) difesi dall’avvocato Antonello Cucca e Gianluca Carboni di Ortueri (assistito dall’avvocato Matteo Etzo). La scoperta delle 3800 piante ha inferto un duro colpo alla malavita nuorese, dedita alla produzione di stupefacenti. Immessa sul mercato la droga avrebbe potuto fruttare fino a 4 milioni di euro. (k.s.)

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