La Nuova Sardegna

Nuoro

Talana, 3 giovani volontari custodi delle piante rare

di Giusy Ferreli
Talana, 3 giovani volontari custodi delle piante rare

I ragazzi del servizio civile impegnati nel progetto di tutela degli endemismi  «Tra i nostri compiti c’è anche la promozione dello sviluppo nelle zone rurali»

29 settembre 2018
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TALANA. Custodi della biodiversità, paladini degli endemismi a rischio. Protagonisti della “crociata” ambientale tre giovani volontari del servizio civile che, affiancati dall’Agenzia Forestas e dalla coop Sempreverde, sono impegnati dallo scorso luglio nell’azione di recupero degli endemismi presenti sul territorio di Talana. Chiara Loi, 26 anni, Alessandro Tegas (20) e Fabrizio Murru (21), questi i nomi dei tre volontari, si sono già calati nella parte dei difensori dell’ambiente.

«Nel nostro territorio è presente la genziana lutea, specie endemica in via di estinzione ora al centro di un importante progetto di conservazione. Noi partecipiamo alla tutela della genziana e delle altre specie a rischio che si trovano nel territorio» dice Fabrizio Murru. Oltre alla genziana, nel vivaio di Sant’Aronau gestito da Forestas, epicentro del progetto sono conservate oltre 30 speci a rischio di estinzione. Tra queste ci sono il Rhamnus Persicifolia, la Centaurea Magistronum, la Gentiana Lutea, la Peonia Corsica, la Viola Corsica Limbara, l’Astragalus Gennargenteus, l’Aquilegia Nuragica e l’Armeria Sardoliminare «Il nostro compito – dicono in coro i tre ragazzi – è quello di partecipare attivamente alle azioni di recupero ma anche quello di sensibilizzare la comunità locale sull’importanza delle biodiversità attraverso l’organizzazione di incontri con gli anziani e con gli studenti in nome di uno sviluppo sostenibile delle aree rurali». Nel progetto curato dall’amministrazione comunale, che in origine era destinato a 4 volontari, oltre alla tutela delle piante rare c’è anche il recupero nei terreni civici attualmente non utilizzati e nei terreni privati in stato di abbandono di antiche specie autoctone. «Tutti questi terreni – spiegano i ragazzi del servizio civile – sono dedicati al recupero di cultivar tipiche della zona come i perastri e gli ulivastri, alla messa a dimora di nuove piante e alla realizzazione di esperimenti di innesto». Un momento particolarmente significativo è rappresentato dal confronto con gli anziani del paese che racconteranno tutte le trasformazioni dell’habitat, trasformazioni che hanno portato molte delle essenze vegetali sull’orlo della scomparsa. Per il sindaco di Talana Franco Tegas i progetti del servizio civile nazionale sono opportunità da cogliere al volo. «Il Comune – sottolinea – partecipa ai bandi da oltre dieci anni: in tutti questi anni sono stati coinvolti 50 ragazzi. Si sono occupati di tematiche importante, come quella del progetto di quest’anno, e hanno immagazzinato esperienze che potranno essere utili in futuro».

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