La Nuova Sardegna

Nuoro

Via ai lavori nel sito nuragico di Tiscali

di Nino Muggianu
Via ai lavori nel sito nuragico di Tiscali

Dorgali, l’architetto messinese Angelo Pedro Spinnato dirigerà il recupero 

29 settembre 2018
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DORGALI. Assegnato il servizio di direzione dei lavori dell’intervento di recupero paesaggistico e ambientale del sito archeologico di Tiscali nei comuni di Dorgali (capofila) e di Oliena. Su cinque proposte presentate ad aggiudicarsi l’appalto è stato il l’architetto Angelo Pedro Spinnato di Caronia (Messina), per un importo di 10.450 euro, oneri previdenziali e iva esclusi con un ribasso del 56,2015 per cento. A sei anni dalla deliberazione della Giunta regionale del 24 aprile del 2012 che destinava ai due Comuni la somma di 743.269,47 euro, dopo qualche polemica, finalmente si è giunti alla fase operativa dell’intervento di recupero dell’importante sito archeologico costruito lungo le pareti di una dolina e invisibile fino a quando non si raggiunge l’interno della cavità. Lavori che prevedono la messa in sicurezza dell’ultima capanna che di recente è stata interessata dall’ennesimo crollo e la sistemazione definitiva degli accessi principali di Tiscali sia dal versante di Dorgali sia da quello di Lanaitho (Oliena).

Era stata la giunta Capellacci a destinare 743mila euro per gli interventi di messa in sicurezza del sito. Somma alla quale però, vanno aggiunti fondi stanziati in precedenza dalla Regione e altri messi a disposizione dall’amministrazione comunale di Dorgali, per un totale di circa un milione di euro. Un importante risultato al quale si è giunti anche grazie alle iniziative dell’ex sindaco dorgalese Angelo Carta che aveva lanciato l’allarme sui problemi del sito che rischiava di perdere definitivamente anche l’ultima capanna nuragica rimasta su 39 diventate un mucchio di pietre. L’appello lanciato allora dall’ex primo cittadino era stato accolto dell’ex assessore regionale agli Enti locali e urbanistica, Nicola Rassu.

Importante fu anche l’interessamento dell’allora assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi che aveva condiviso la scelta del collega accendendo così i riflettori su uno tra i più affascinati siti nuragici della Sardegna.

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