La Nuova Sardegna

Nuoro

Cade e muore dalla parete del Supramonte, il fratello: "Antonella viveva per le scalate"

Giusy Ferreli
Antonella Coghe
Antonella Coghe

La tragedia è avvenuta sul lato di Baunei, a "S'iscala 'e su tasaru", una delle zone più impervie

30 settembre 2018
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[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.17299340:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/nuoro/cronaca/2018/09/29/news/donna-cade-e-muore-mentre-scala-una-parete-nel-supramonte-1.17299340]]BAUNEI. «Ho detto ad Antonella di iniziare ad imbragarsi che di lì a poco saremmo scesi in parete. Mi sono allontanato un attimo e ho sentito un tonfo. Sono tornato indietro e non l'ho più vista. Ho urlato: Antone', Antone'. Ma non ho ricevuto risposta. Solo silenzio». Antonio Sedda è profondamente scosso. Ha il volto tirato e gli occhi gonfi di pianto mentre racconta ai parenti della donna di Nughedu Santa Vittoria i momenti che hanno preceduto la morte di Antonella Coghe, 34 anni, nata ad Alghero.

Ieri 29 settembre 2018 il dramma in una delle zone più impervie del Supramonte di Baunei, "S'Iscala 'e su tasaru", da dove i due amici si sarebbero dovuti calare.

Antonella era tornata da qualche giorno a Nughedu Santa Vittoria dal Trentino Alto Adige dove aveva appena fatto la stagione. Ma in casa c'era rimasta poco: per ritemprarsi dalle fatiche del lavoro si era data alla sua più grande passione: l'arrampicata. Tavolara prima, Baunei poi. Il fratello Giuseppe: «Amava questo sport, appena poteva prendeva lo zaino con l'attrezzatura e partiva. Io l'ho vista venerdì sera ma non sapevo che dovesse andare a Baunei e ora non riesco a credere che non ci sia più».

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