La Nuova Sardegna

Nuoro

Via al progetto Snai, annuncio a Cortes Apertas

Tonara, lotta allo spopolamento delle zone interne. Paci: «Verranno garantiti servizi essenziali»

01 ottobre 2018
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TONARA. Palazzo Chigi ha approvato il progetto preliminare della Snai (Strategia nazionale per le aree interne) Gennargentu-Mandrolisai da 7 milioni e mezzo di euro. Il sindaco di Tonara Flavia Loche, referente del progetto, accogliendo durante Cortes Apertas l’assessore regionale Raffaele Paci ha ufficializzato insieme a lui la notizia. Un progetto “antispopolamento” che va definitivamente chiuso entro l’anno per assicurarsi il finanziamento che è per metà a carico dello Stato e per metà a carico del Bilancio regionale, che punta a promuovere lo sviluppo locale per garantire ai 14.382 cittadini dell’area (in discesa del 14% tra il 2002 e il 2016) l’accesso ai servizi essenziali: istruzione, salute, mobilità. «Cortes Apertas è il contesto migliore per ricevere la notizia dell’approvazione del Governo – ha aggiunto Paci – Il progetto, e in generale la strategia Snai, punta a garantire servizi essenziali per migliorare la qualità della vita dei residenti in zone geograficamente disagiate. Ma sappiamo bene che, oltre ai servizi, l’elemento fondamentale per combattere lo spopolamento è creare opportunità di lavoro e sviluppo, partendo dalle caratteristiche e peculiarità locali. Esattamente la filosofia che è alla base di manifestazioni come Autunno in Barbagia, dove si valorizzano le nostre tradizioni, il nostro patrimonio culturale unico al mondo, la nostra enogastronomia e il nostro artigianato per incuriosire visitatori e attirare turisti. In questo modo si mette in moto l’economia, si crea sviluppo e dunque occupazione, si ripopolano i territori dove grazie alla Snai ci saranno anche servizi che funzionano».

La Snai Gennargentu-Mandrolisai è la seconda finanziata in Sardegna dopo l’Alta Marmilla, già chiusa e operativa. «È un esperimento estremamente importante e complesso, nel quale abbiamo creduto sin dall’inizio – ha concluso l’assessore –. Il problema dello spopolamento delle aree interne va affrontato in modo integrato, e può essere risolto solo se i paesi, le piccole comunità, i singoli artigiani uniscono le forze e lavorano per un intero territorio col costante supporto delle amministrazioni, esattamente come stiamo facendo in questo territorio».

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