La Nuova Sardegna

Nuoro

Il sindaco Succu rimane alla guida dell’Unione

di Giulia Serra
Il sindaco Succu rimane alla guida dell’Unione

Fallisce la linea del primo cittadino di Bolotana assente all’assemblea dei Comuni L’elezione, all’unanimità, arriva dopo un parere tecnico del segretario generale

04 ottobre 2018
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MACOMER. L’incompatibilità alla carica era infondata. In ragione di questo il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu è stato rieletto martedì sera, praticamente all’unanimità, presidente dell’Unione dei comuni del Marghine. Si è chiusa così una partita politica aperta dalla sindaca di Bolotana Annalisa Motzo, la quale, intervenendo a fine agosto all’assemblea convocata per l’elezione del presidente dell’ente territoriale, aveva inaspettatamente sollevato la questione dell’incompatibilità alla carica del sindaco di Macomer – unico ad aver dato disponibilità per ricoprire l’incarico – mettendo sul tavolo il decreto legislativo 39 del 2013 e la pronuncia dell’Anac dello stesso anno. Se il sindaco di Sindia Luigi Daga aveva acconsentito ad assumere l’incarico per il tempo necessario alle verifiche del caso, a dirimere la questione è stato chiamato il segretario comunale Gianfranco Falchi che, per esprimere il parere tecnico, ha vagliato la normativa in materia e ricostruito il profilo e gli incarichi professionali di Antonio Succu.

Così è emerso che la pronuncia dell’Anac prodotta agli atti dalla sindaca Motzo era stata superata già nel 2014 da una pronuncia del Consiglio di Stato, intervenuto su un caso simile a quello verificatosi nel Marghine, e da una successiva delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che ne aveva recepito la sentenza annullando il parere precedentemente espresso. In sostanza, nel 2013 l’Anac aveva interpretato in maniera estensiva il decreto applicando le disposizioni in tema di incompatibilità tra incarichi dirigenziali nelle aziende sanitarie e incarichi di rappresentanza politica oltre le tre figure individuate dalla normativa, ossia quelle del direttore generale, direttore amministrativo e direttore sanitario. Il Consiglio di Stato, nel 2014, in virtù del fatto che le norme in materia impongono una limitazione ai diritti di elettorato attivo e passivo dei cittadini, aveva richiamato alla necessità di una stretta interpretazione. Ricostruito il quadro normativo, il segretario Falchi ha provveduto a verificare i ruoli ricoperti nella sanità dal sindaco di Macomer: primario di ginecologia e ostetricia all’ospedale San Martino e direttore del dipartimento di cure chirurgiche della Assl di Oristano. Entrambi non rientrano nelle fattispecie indicate dalla legge e dunque, scrive il segretario, «non ricorre alcuna delle ipotesi previste dal decreto legislativo». Così, ad un mese dalla movimentata riunione di fine estate, i primi cittadini del Marghine si sono riuniti e hanno rieletto il primo cittadino di Macomer alla guida dell’Unione. Assente alla riunione la sindaca Motzo, la cui linea di azione incassa una sonora sconfitta non solo tecnica, ma anche politica.

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