La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottana, veleni mille volte oltre i limiti

Federico Sedda
Ottana, veleni mille volte oltre i limiti

La commissione regionale d’inchiesta rivela i primi dati: nei terreni c’è ancora trielina

04 ottobre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OTTANA. Nel sito industriale di Ottana è presente una quantità di tricloroetilene, la comune trielina, in quantità mille volte superiore ai limiti di legge. È quanto è emerso dall’audizione dei tecnici del Settore ambiente della provincia di Nuoro e dell’amministratore straordinario, Costantino Tidu, da parte della Commissione regionale d’inchiesta sulle vicende relative alle politiche industriali nell’area di Ottana, presieduta dal consigliere Luigi Crisponi. «Fin dal 2016 – hanno sottolineato i tecnici nel corso dell’incontro che si è tenuto lunedì scorso a Nuoro nella sede dalla Provincia – è stata rilevata la presenza di tricloroetilene con valori mille volte superiori ai parametri di legge». Questa sostanza chimica, conosciuta commercialmente come trielina e nota per la sua tossicità e cangerogenicità, viene spesso utilizzata nell’industria chimica come solvente. Le indagini svolte all’interno del compendio industriale non sono state, tuttavia, in grado di individuare la fonte del rilascio del tricloroetilene in alcuna delle aziende insediate.

«Gli interventi di ricognizione da parte dell’ Arpas – hanno riferito i tecnici - sono ancora in corso e non hanno finora prodotto dati e informazioni di cui la Provincia possa disporre». Nell’incontro è stato anche ricordato che, a seguito di una indagine avviata nell’area del depuratore consortile gestito dal Consorzio industriale provinciale, è stato rilevato un superamento delle soglie di inquinamento. «Dall’audizione – si legge in una nota della Commissione – è emerso un quadro oggettivamente complesso, che presenta una rilevante serie di criticità». In particolare, i tecnici hanno fatto riferimento ad un quadro operativo nel campo delle bonifiche abbondantemente scaduto. Il Piano regionale presentato e avviato nel 2003 è, infatti, scaduto nel 2009. Quindi, secondo i tecnici del Settore ambiente, «si opera con un ritardo di ben nove anni senza che lo stesso Piano di gestione sia mai stato aggiornato anche alla luce delle nuove disposizioni legislative e dei fatti che hanno via via interessato il compendio industriale». Dall’incontro è emerso anche un superamento dei valori di mercurio nell’area del comune di Bolotana. Le cause di questo fenomeno, tuttavia, non dovrebbero risalire all’industria. «Le indagini svolte e ancora in corso – si sottolinea nel documento – sembrerebbero privilegiare il rilascio delle sostanze attraverso fenomeni naturali e non a causa di insediamenti industriali».

È stata anche esclusa la possibilità di rilasci dal sito di Ottana verso il comparto bolotanese stante l’attraversamento del fiume Tirso che, di fatto, funge da confine naturale tra i due ambiti comunali. I tecnici hanno anche segnalato che nel 2014 la Provincia ha assicurato a favore del comune di Ottana la somma di 20mila euro per la realizzazione di 20 piezometri per l’osservazione e l’individuazione di eventuali contaminanti a base di sostanze chimiche. «I soldi, però, non sono stati mai spesi e i piezometri non sono stati mai realizzati». Alla fine dell’audizione la Commissione ha incontrato una delegazione degli ex lavoratori di Ottana Polimeri.


 

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative