La Nuova Sardegna

Nuoro

Arzana, 85enne a giudizio per gli omicidi Caddori

Arzana, 85enne a giudizio per gli omicidi Caddori

Giuseppe Doa comparirà di fronte ai giudici della Corte d’assise il 4 febbraio I due fratelli Andrea e Roberto erano stati uccisi nel 2016 a colpi di pistola  

05 ottobre 2018
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ARZANA. Sono due le persone rinviate a giudizio ieri mattina dal giudice per l’udienza preliminare di Lanusei Francesco Alterio per il tragico fatto di sangue che sconvolse Arzana nell’estate del 2016.

Si tratta di Giuseppe Doa, 85 anni, sotto accusa per il duplice omicidio dei fratelli Andrea e Roberto Caddori, e di Massimiliano Sumas, di 44 anni, genero di Doa, accusato di favoreggiamento personale. L’85enne è accusato di aver sparato quattro colpi di pistola calibro 7.65 sulle vittime, due per ognuno, al culmine di una lite scoppiata in casa della sorella Maria Doa per questioni legate all’eredità della donna. Il pensionato arzanese subito dopo il delitto aveva fatto perdere le sue tracce per poi presentarsi in piena notte all’ospedale di Lanusei. Peppuccio Doa, che difeso dall’avvocato Pier Luigi Concas il 4 febbraio si presenterà di fronte ai giudici della Corte d’assise di Cagliari per l’apertura del processo, dovrà rispondere anche di porto abusivo di arma da sparo in riferimento alla pistola utilizzata per uccidere i due fratelli. L’ arma era detenuta legalmente ma l’anziano non aveva l’autorizzazione a portarla con se. Nel corso di una perquisizione all'indomani del delitto, gli agenti avevano ritrovato la pistola Browning calibro 7,65 che Peppuccio Doa aveva usato per uccidere i due fratelli Caddori. Sumas, invece, avrebbe riferito ai poliziotti del commissariato di Lanusei che indagarono sul grave fatto di sangue circostanze ritenute false in merito alla ricostruzione del duplice omicidio avvenuto nel pomeriggio del 10 agosto a casa dell’anziana sorella del pensionato, costretta a letto per una brutta caduta e accudita da Bruna Caddori sorella delle due vittime. L’avvocato Paolo Demuro si è costituito parte civile per conto di Patrizia Fara, compagna di Andrea Caddori dal quale ha avuto una bambina che ora ha tre anni, e di Bruna. (g.f.)

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