La Nuova Sardegna

Nuoro

Mamoiada, distrutti tre mezzi

di Giusy Ferreli
Mamoiada, distrutti tre mezzi

Il proprietario Giuseppe Muggittu: «Credo sia una ripicca per il fallito furto del mini escavatore»  

06 ottobre 2018
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MAMOIADA. Un furgone cassonato e un piccolo escavatore completamente distrutti dalle fiamme e un terzo mezzo, una vecchia terna, inservibile. È il bilancio del raid incendiario messo a segno nel centro abitato di Mamoiada giovedì notte. Nel mirino, Giuseppe Muggittu, noto imprenditore del paese con avviata rivendita di macchinari per l’agricoltura a Nuoro. E che, nonostante tutto, è sereno. «Questo episodio – dice Muggittu – arriva come un fulmine a ciel sereno. Mi dispiace per quanto accaduto ma credo che si sia trattato di una ripicca. Ritengo che chi ha fatto irruzione nel deposito non sia riuscito a rubare il piccolo escavatore e a quel punto non ha avuto di meglio da fare che appiccare il fuoco».

Le fiamme che la scorsa notte, poco dopo le 23, 30, hanno avvolto i tre mezzi custoditi nel deposito di via Nuoro e che sono state spende da una squadra dei vigili del fuoco del comando provinciale hanno sì un’origine dolosa ma per il proprietario dei mezzi non devono essere interpretate come un’intimidazione. «Non credo – dice il commerciante mamoiadino – si sia trattato di un messaggio intimidatorio quanto, piuttosto, dell’azione inconsulta di ladri arrabbiati».

Nel cortile del deposito è rimasto il cumulo di terra che è stato addossato la furgone per consentire di caricare agevolmente il mezzo più piccolo. Il furgone – sempre secondo le considerazioni del proprietario dei mezzi distrutti nel rogo – si sarebbe impantanato e i mancati ladri, a quel punto, avrebbero deciso di appiccare il fuoco. Anche per cancellare eventuali tracce del loro passaggio. «I mezzi – dice ancora Giuseppe Muggittu a supporto della sua tesi – erano vecchi, avevano tutti più di vent’anni. E io non mi sono mai preoccupato tanto che li ho sempre lasciati all’aperto, neanche nel garage». Il piccolo escavatore, il furgone e l’escavatrice erano i mezzi che l’imprenditore utilizzava nei fine settimana quando nel suo buen retiro mamoiadino si occupa personalmente delle vigne e dei terreni. L’attentato incendiario ha riportato un clima di tensione in paese. Sul posto con i vigili del fuoco sono intervenuti anche i carabinieri della stazione. Dopo aver accertato l’origine dolosa dell’incendio, i militari hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili del raid incendiario. Mamoiada con altri paesi della provincia lo scorso anno era stata al centro di un vasto traffico di macchine e motociclette rubate.

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