La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottana, per la Regione l’inquinamento «è sotto controllo»

di Federico Sedda

OTTANA. «La situazione ambientale del comparto industriale di Ottana è sotto controllo». Lo garantisce la Regione che, in un comunicato, attenua l’allarme lanciato nei giorni scorsi dai tecnici del...

06 ottobre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OTTANA. «La situazione ambientale del comparto industriale di Ottana è sotto controllo». Lo garantisce la Regione che, in un comunicato, attenua l’allarme lanciato nei giorni scorsi dai tecnici del Settore ambiente delle Provincia di Nuoro che nel corso dell’audizione con la Commissione regionale d’inchiesta sulle vicende relative alle politiche industriali dell’area di Ottana, avevano riferito di un inquinamento dovuto alla presenza di tricloroetilene, la comune trielina, mille volte superiore ai parametri di legge.

«Questi valori – precisa l’assessorato regionale all’Ambiente – non sono riferibili all’intero sito industriale. I superamenti di elevata entità sono relativi solo alla falda, ma non al terreno e sono circoscritti a porzioni del sito». Intanto, si riapre la vertenza sul futuro dei sessanta lavoratori di Ottana Polimeri, licenziati un anno fa e ora iscritti nelle liste dei disoccupati. Il caso è al centro di un’interrogazione al presidente della Regione, Francesco Pigliaru e all’assessore all’Industria, Maria Grazia Piras, proprio da parte dei componenti della Commissione regionale d’inchiesta sulle vicende relative all’area di Ottana.

L’iniziativa, promossa dal capogruppo del Pds in consiglio regionale, Gianfranco Congiu, è scaturita in seguito all’incontro tra una delegazione di lavoratori di Ottana Polimeri e i componenti della Commissione in trasferta a Nuoro per interloquire con i tecnici del Settore ambiente della Provincia e con l’amministratore straordinario, Costantino Tidu, sulla situazione ambientale del sito. L’interrogazione (primi firmatari Gianfranco Congiu e Roberto Deriu del Pd) è stata sottoscritta da tutti i componenti della Commissione, opposizione compresa, a dimostrazione dell’importanza che la vertenza ancora aperta sul futuro dei lavoratori di Ottana e del comparto industriale occupa nell’ambito delle proposte per il rilancio produttivo del Nuorese ancora fermo al palo.

«Nel corso dell’incontro con la delegazione dei lavoratori – si legge nell’interrogazione per la quale i firmatari hanno chiesto risposta scritta – gli operai ci hanno chiesto di essere informati sugli esiti del confronto con Indorama avviato a dicembre del 2016 dalla presidenza della Regione e sui risultati delle interlocuzioni con Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dell’impresa che fa capo al ministero dell’Economia, ndc)».

In particolare, la Regione si era impegnata ad attivare un tavolo con la proprietà per conoscere la possibilità di una eventuale ripresa produttiva. A tutt’oggi, però, su questo punto, non è arrivata alcuna risposta. Anzi, l’azienda sembra del tutto scomparsa da Ottana. Una situazione assurda denunciata prima dai lavoratori e ora dagli stessi firmatari dell’interrogazione. «Appaino del tutto incomprensibili – si sottolinea nel documento – le ragioni che hanno portato la proprietà a una sostanziale dismissione del sito produttivo di Ottana, peraltro sottoposto a rewamping nel 2007 e da quella data in possesso di tutte le certificazioni di qualità». Nell’interrogazione si chiede di sapere «quali siano gli esiti delle interlocuzioni con Invitalia e quelli del confronto con Indorama; quale sia la posizione dell’azienda sulla chiusura degli impianti e se ci sia la possibilità di un eventuale riavvio degli stessi o di una riconversione del ciclo produttivo». L’unica certezza, per ora, è che la protezione economica della Naspi (la ex disoccupazione) per i lavoratori-disoccupati scadrà nel primo semestre del 2019. Poi, per loro, non ci sarà più nulla.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative