La Nuova Sardegna

Nuoro

Selezioni truccate, Deledda sentito come teste

di Kety Sanna
Selezioni truccate, Deledda sentito come teste

Orgosolo, il sindaco imputato risponde alla difesa: «Nessuna revoca per l’assessore ai servizi sociali»

06 ottobre 2018
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NUORO. Settimana nera per il sindaco di Orgosolo. Dopo la sentenza per l’emergenza trichinella che lo ha visto condannato a sei mesi per favoreggiamento, ieri mattina Dionigi Deledda, difeso dall’avvocato Marco Basolu, si è trovato ancora una volta davanti al tribunale in seduta collegiale per rispondere del reato di abuso d’ufficio legato a una selezione per il servizio civile. Insieme a lui, imputati, l’allora vicesindaco Bora Podda difesa dall’avvocato Giovanna Angius, e il capo dell’ufficio tecnico del Comune, Agostino Murgia. Stando all’accusa i tre avrebbero gestito in maniera poco trasparente le selezioni per due progetti di servizio civile e avrebbero cercato di favorire alcuni candidati danneggiandone altri. Ieri sono stati sentiti i testi della difesa. Lo stesso sindaco ha risposto alle domande dell’avvocato Angius che, a più riprese, ha chiesto in che modo venissero affidati gli incarichi di responsabilità dei vari settori visto che, secondo la pubblica accusa, lo stesso Deledda avrebbe revocato illegittimamente l’incarico a Giovanna Pittalis, allora responsabile dei Servizi sociali che avrebbe dovuto nominare i componenti della commissione esaminatrice dei volontari del progetto, per attribuirlo a Bora Podda, già assessore della giunta comunale.

«La nomina dei responsabili dei servizi spesso avveniva con cadenza annuale – ha detto il sindaco Deledda – proprio perché legata alla carenza di personale. In molti casi si faceva anche un ragionamento di contenimento della spesa. Nel caso della Pittalis non c’è stata alcuna revoca: la sua attività cessava il 31 gennaio 2012 e Salvatora Podda è stata nominata il 2 febbraio». In quello stesso mese presso il municipio barbaricino venne svolta una selezione per la scelta di otto volontari, da avviare al servizio civile. Al termine delle prove, i candidati esclusi manifestarono una evidente disapprovazione, puntando il dito contro i risultati pubblicati nelle graduatorie di merito. Alcuni dei ragazzi non beneficiari decisero di scrivere e segnalare le anomalie del caso sia all'ufficio del Scn di Cagliari che a quello di Roma. «Arrivarono delle segnalazioni – ha detto ieri in aula Ida Gasperini dell’ufficio per il servizio civile nazionale di Cagliari –. Orgosolo aveva partecipato al bando con due progetti che erano stati valutati positivamente. Dopo l’acquisizione delle domande, la selezione dei volontari e la prima graduatoria, erano arrivate diverse lamentele. A seguito – ha aggiunto la teste – ci fu un atto di annullamento in autotutela con nuove selezioni. I ragazzi poi selezionati vennero assunti come volontari mentre gli altri immessi in una graduatoria. I selezionati dovevano assicurare 12 mesi di servizio civile con un’indennità di 433 euro al mese. Occorre precisare – ha concluso Gasperini – che i volontari non venivano assunti dal Comune ma dal Servizio civile nazionale e dovevano seguire il progetto».

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