La Nuova Sardegna

Nuoro

Opposizione ancora all’attacco «Il Comune non versa l’Iva»

di Francesco Pirisi
Opposizione ancora all’attacco «Il Comune non versa l’Iva»

I nove consiglieri lanciano nuovi dubbi sui conti dell’amministrazione: mancano all’appello 3 milioni Se ne parlerà domani durante l’assemblea civica convocata per la presentazione del rendiconto 2017 

07 ottobre 2018
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NUORO. Il Comune non avrebbe versato l’Iva per gli ultimi due anni. Questa la denuncia da parte dei nove consiglieri della minoranza all’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Soddu. Il debito nelle competenze finanziarie sarebbe emerso di recente, nel momento dell’accertamento dei residui attivi e passivi, che le amministrazioni municipali debbono allegare al rendiconto annuale. Se confermato sarebbe un ulteriore problema per il sindaco Soddu e la sua nuova giunta, presentata la settimana passata. Esecutivo ancora in attesa di essere completato nei numeri (presenti solo quattro assessori) e con l’affidamento di una parte delle deleghe, tra le quali proprio quella al bilancio. Ma già nel groppone con la grana di equilibri di bilancio e rendiconto 2017 da approvare nel correre di qualche giorno.

Sulla nuova esposizione l’opposizione non ha dubbi e lo spiega nella nota firmata dai consiglieri Peppe Montesu (Nuova Nuoro), Basilio Brodu (Cambiamento, insieme si può), Nicola Porcu (La Nuoro che vogliamo), Gian Pietro Gusai (Pds), Leonardo Moro (ex Pd), Alessandro Bianchi (Pd), Pier Luigi Saiu (Lega), Mara Sanna (Cinque Stelle) e Tore Sulas (ex Pd). Tanto da dichiarare sin da ora «illegittimo il rendiconto, che espone a seri pericoli i consiglieri che lo dovessero approvare». Il riferimento sui cui la minoranza basa la contestazione è la delibera con la quale la giunta ha proceduto alla verifica dei residui: «Dalla lettura degli allegati la scoperta di quello che qualcuno cercava di nascondere. Nella parte sui residui passivi, cioè dei debiti, viene indicata la somma di 702mila euro come “riversamento Iva da fatture”, per il 2016, e 2 milioni e 400mila per l’anno passato. In altre parole, il Comune invece che versare l’imposta come avrebbe dovuto fare, l’ha tenuta in cassa, registrando poi un debito di oltre 3 milioni». La minoranza dà anche una spiegazione tecnica: «Le pubbliche amministrazioni che acquistano beni e servizi hanno l’obbligo di versare direttamente all’erario l’Iva, addebitata in fattura dai loro fornitori. Questo meccanismo, che si chiama “split payment”, è una misura per contrastare l’evasione fiscale. Il Comune di Nuoro però cosa fa? Non versa l’imposta allo Stato nei termini previsti dalla legge. Tiene le somme in cassa alterando così le risultanze contabili». L’affondo all’amministrazione è solo al primo stadio. Entrerà nel vivo già al prossimo consiglio, domani, nel quale saranno all’ordine del giorno proprio il conto consuntivo e gli equilibri di bilancio, rimasti inevasi in seguito alle obiezioni mosse dal collegio dei revisori. Organo quest’ultimo al quale l’opposizione chiede ancora lumi: «Abbiamo scritto una lettera con i quesiti. Li avremmo voluti girare al sindaco e al segretario comunale, in occasione dell’ultima seduta della commissione bilancio. Ma non è stato possibile perché non si sono presentati».

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