La Nuova Sardegna

Nuoro

autunno in barbagia in città e a lollove 

A Mastros solo cibo del territorio

Non sarà ammessa la vendita di prodotti della grande distribuzione

08 ottobre 2018
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NUORO. Si avvicinano le tappe di Autunno in Barbagia che riguardano direttamente la città e la sua frazione, Lollove, che ospiterà la manifestazione sabato e domenica prossimi (13 e 14 ottobre). In città invece le “cortes” sono in programma a novembre, sabato 10 e domenica 11, e avranno come titolo “Mastros e massaios in Nugoro”, nuova denominazione che ora include appunto “sos massaios”, i contadini, visto che da tempo la festa si svolge anche nel quartiere di Seuna dove un tempo abitavano i contadini. Quando la manifestazione nacque in modo spontaneo una quindicina di anni fa si chiamava Mastros in Santu Predu, ed era limitata al quartiere di San Pietro.

In Comune, o nel sito web dell’amministrazione, si può consultare il disciplinare per poter partecipare, dove è ricordato che la manifestazione vuole «sostenere prioritariamente le eccellenze produttive della città e del territorio nel comparto dell’agroalimentare, dell’artigianato e della cultura». E dunque, per quanto riguarda per esempio l’offerta agroalimentare, «la somministrazione e la vendita di alimenti tipici del nostro territorio attraverso proposte enogastronomiche che valorizzino i sapori della cucina Nuorese e di Barbagia (non è ammessa la somministrazione di cibi della grande distribuzione)». I prezzi dovranno essere chiari e ben visibili, e colui che li somministrerà dovrà disporre di servizi igienici o bagni chimici. Il disciplinare impone inoltre la tracciabilità delle carni e dei prodotti a base di carne. Inoltre non è consentito l’utilizzo di carni provenienti dalla macellazione per l’autoconsumo familiare. E ancora: «Le preparazioni di carne (salsicce fresche, carni macinate composte, etc.), destinate alla cottura e salumi freschi o stagionati devono provenire da stabilimenti riconosciuti o registrati e correttamente etichettati». Per quanto riguarda invece uno dei piatti più gettonati, la purpuzza, la carne di maiale tritata e insaporita da vino e spezie e poi cotta alla piastra, servita con il pane lentu: «Non è consentita la manipolazione delle carni per la preparazione di prodotti a base di carne (purpuzza, hamburger etc. )», recita il disciplinare. Sono disposizioni dell’Assl che riguardano la sola preparazione dal vivo, dunque la vendita sarà autorizzata, fanno sapere dal Comune.

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