In costume sardo per il battesimo del piccolo Pasquale
di Stefania Vatieri
Giovane coppia ripropone un’usanza ormai scomparsa La mamma: «Il vestitino è tramandato da generazioni»
08 ottobre 2018
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NUORO. È un ritorno alla tradizione più autentica, il battesimo all’antica riproposto da una giovane coppia nuorese in onore del loro secondogenito Pasquale. L’originale iniziativa voluta dai genitori Francesca Ruggiu e Mario Monni è andata in scena sabato mattina nella chiesa di Nostra Signora delle Grazie destando non poca curiosità tra i passanti e i partecipanti alla messa che hanno accolto con sorpresa l’arrivo del bambino vestito con il tipico abbigliamento tradizionale del battesimo. Una festa di colori e un tuffo indietro nel tempo anche per la madre del bambino e per la madrina, Anna Pilo, vestite anche loro con il costume tradizionale del proprio paese di provenienza: Nuoro ed Esporlatu.
«È stata una cerimonia particolarmente emozionante e quindi indimenticabile – racconta Francesca Ruggiu all’uscita dalla chiesa –. Un vero trionfo di fede e folclore che ha sancito ancora una volta il profondo amore che nutro verso la mia terra e le sue tradizioni». Un’idea originale, ma sopratutto una promessa che la coppia aveva in progetto da tempo e che sabato è diventato una bella realtà alla presenza di decine di persone. «Ogni anno sfiliamo alla Festa del Redentore con orgoglio e fieri di rappresentare la nostra città – spiegano Francesca e Mario –. Anche il nostro matrimonio è stato all’insegna della tradizione, infatti numerosi invitati indossavano il costume tradizionale del proprio paese».
La celebrazione dell’antico rito de su battisimu a sa sarda è cominciata alle 10,30 quando il corteo con in testa il padrino Giancarlo Pianu e la madrina Anna Pilo si sono presentati a casa dei genitori del bambino per dirigersi a piedi verso la chiesa delle Grazie, dove ad accoglierli c’erano gli altri invitati.
Il parroco della chiesa, padre Giuseppe Magliani ha fatto poi accomodare il gruppo davanti all’altare, dove è stato impartito il sacramento del battesimo al piccolo Pasquale Monni. «Il vestitino indossato da mio figlio Pasquale viene tramandato da generazioni e tutti i bambini della famiglia sono stati battezzati con quell’abito – spiega con emozione Francesca Ruggiu –. In queste occasioni siamo sempre alla ricerca dell’abito più bello, più elegante e che possa rendere ancora più indimenticabile questi importanti sacramenti – prosegue –, ma quale vestito più bello se non quello che in passato veniva indossato dai nostri avi per il giorno del matrimonio. Un abito prezioso ricco di storia e magia che incarna perfettamente la tradizione più vera e la fede più autentica». Un pensiero condiviso anche dalla madrina Anna Pilo, che ha indossato il costume tradizionale di Esporlatu: «È stato un onore battezzare il piccolo Pasquale vestita con l’abito tradizionale del mio paese – racconta entusiasta la giovane madrina –. Quando Francesca mi ha proposto di celebrare il rito con il costume tradizionale sono rimasta perplessa per l’originalità della proposta – conclude –. Subito dopo l’idea mi è piaciuta tantissimo e così ho deciso di accettare l’invito di Francesca».
«È stata una cerimonia particolarmente emozionante e quindi indimenticabile – racconta Francesca Ruggiu all’uscita dalla chiesa –. Un vero trionfo di fede e folclore che ha sancito ancora una volta il profondo amore che nutro verso la mia terra e le sue tradizioni». Un’idea originale, ma sopratutto una promessa che la coppia aveva in progetto da tempo e che sabato è diventato una bella realtà alla presenza di decine di persone. «Ogni anno sfiliamo alla Festa del Redentore con orgoglio e fieri di rappresentare la nostra città – spiegano Francesca e Mario –. Anche il nostro matrimonio è stato all’insegna della tradizione, infatti numerosi invitati indossavano il costume tradizionale del proprio paese».
La celebrazione dell’antico rito de su battisimu a sa sarda è cominciata alle 10,30 quando il corteo con in testa il padrino Giancarlo Pianu e la madrina Anna Pilo si sono presentati a casa dei genitori del bambino per dirigersi a piedi verso la chiesa delle Grazie, dove ad accoglierli c’erano gli altri invitati.
Il parroco della chiesa, padre Giuseppe Magliani ha fatto poi accomodare il gruppo davanti all’altare, dove è stato impartito il sacramento del battesimo al piccolo Pasquale Monni. «Il vestitino indossato da mio figlio Pasquale viene tramandato da generazioni e tutti i bambini della famiglia sono stati battezzati con quell’abito – spiega con emozione Francesca Ruggiu –. In queste occasioni siamo sempre alla ricerca dell’abito più bello, più elegante e che possa rendere ancora più indimenticabile questi importanti sacramenti – prosegue –, ma quale vestito più bello se non quello che in passato veniva indossato dai nostri avi per il giorno del matrimonio. Un abito prezioso ricco di storia e magia che incarna perfettamente la tradizione più vera e la fede più autentica». Un pensiero condiviso anche dalla madrina Anna Pilo, che ha indossato il costume tradizionale di Esporlatu: «È stato un onore battezzare il piccolo Pasquale vestita con l’abito tradizionale del mio paese – racconta entusiasta la giovane madrina –. Quando Francesca mi ha proposto di celebrare il rito con il costume tradizionale sono rimasta perplessa per l’originalità della proposta – conclude –. Subito dopo l’idea mi è piaciuta tantissimo e così ho deciso di accettare l’invito di Francesca».