La Nuova Sardegna

Nuoro

la tesi dell’accusa 

Asse consolidato tra cugini

NUORO. «L’asse consolidato tra i due cugini ha portato all’ideazione di un piano criminale». Lo sostiene a gran voce l’accusa che per corroborare la sua tesi ha portato in aula di fronte alla corte...

10 ottobre 2018
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NUORO. «L’asse consolidato tra i due cugini ha portato all’ideazione di un piano criminale». Lo sostiene a gran voce l’accusa che per corroborare la sua tesi ha portato in aula di fronte alla corte presieduta da Giorgio Cannas quelli che definisce riscontri inoppugnabili. I riscontri sono le telefonate e i messaggi intercorsi nei momenti cruciali di questa vicenda. «Per quanto Cubeddu, l’insospettabile, con la rissa di Orune non abbia nulla a che fare il raccordo è strettissimo» dice Vacca che elenca minuziosamente le circostanze con il supporto dei tabulati e delle chat estrapolate dal telefonino di Pinna. I contatti continueranno in tutte le fasi della vicende. Sarà Pinna a chiamare il cugino per tre volte consecutive alla vigilia dell’omicidio di Monni. «Chiama tra le 22.22 e le 22.38, subito dopo la morte di Stefano» sostiene il pm ceh aggiunge: «Alberto non risponde e non richiama è più attento del cugino. Ma ci sono i messaggi su whatsapp sulla benzina per la moto che servirà a Pinna per far ritorno acasa dopo l’agguato. Domani sarà tutto ok, è la risposta di Cubeddu». Per l’accusa è il messaggio, l’ultimo, che conclama il precedente accordo tra i due cugini. (g.f.)

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