La Nuova Sardegna

Nuoro

Caffè Tettamanzi accolto tra i Locali storici d’Italia

di Alessandro Mele
Caffè Tettamanzi accolto tra i Locali storici d’Italia

Il bar del corso Garibaldi ha ottenuto l’ambito riconoscimento dell’associazione. Dal 1875 a oggi è il punto di ritrovo per eccellenza nel salotto buono della città

10 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Il Caffè Tettamanzi entra tra i Locali Storici d’Italia. Così come Casanova sedeva al Caffè Florian, D’Annunzio scriveva al Gambrinus di Napoli, il Conte di Cavour aveva il suo tavolo al Cambio di Torino, Marconi voleva sempre la suite 105 del Miramare di Santa Margherita, anche lo storico caffè nuorese è stato teatro di illustri scambi culturali: assidui clienti furono per esempio il poeta Sebastiano Satta e il pittore Antonio Ballero.

I Locali Storici d’Italia sono un sodalizio culturale che riunisce i 230 più antichi e prestigiosi alberghi, ristoranti, pasticcerie, confetterie, caffè letterari protagonisti della storia d’Italia per gli eventi di cui sono stati promotori o sede e per i personaggi illustri che li hanno frequentati. Severe le caratteristiche di appartenenza: i locali devono avere almeno settant’anni di esercizio, aver conservato ambienti e arredi originali, cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri. L’Associazione gode del patrocinio del ministero per i Beni e le Attività Culturali e da ben 42 anni ha come missione la loro valorizzazione.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17341298:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17341298:1653500470/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Il Caffè Tettamanzi conosciuto anche come Bar Majore, è uno dei locali storici della città, fu fondato nel 1875 dall'ebanista piemontese Antonio Tettamanzi, venuto a Nuoro per lavorare al coro ligneo di Santa Maria della Neve ancora in costruzione. All'interno il soffitto è impreziosito dagli stucchi originali opera dello stesso Tettamanzi; le pareti del locale conservano ancora alcuni specchi d'epoca. Un tempo vi si trovava anche un grande biliardo, il primo della città, costruito dallo stesso proprietario. Del locale, che intorno al 1900 era frequentato quotidianamente dagli intellettuali dell'Atene Sarda, restano le descrizioni di Salvatore Satta nel romanzo “Il giorno del giudizio”: «Era un caffè grazioso, con piccole salette orlate di divani rossi, come, salvando il rispetto, i caffè di Venezia».

A parlare dello storico caffè è anche Grazia Deledda in “Cosima”: «Lungo la Via Majore c’è il caffè con le porte vetrate e, dentro, gli specchi e i divani, altra meraviglia di Cosima».

Il caffè Tettamanzi da sempre costituisce un luogo di ritrovo di nuoresi e di viaggiatori come lo scrittore Antonio Nani, il quale di passaggio a Nuoro nell'estate del 1892, ne parlò meravigliato nel suo diario di viaggio “Nella Sardegna Settentrionale”.

Ai giorni nostri il locale ospita anche mostre artistiche e fotografiche ed è diventato una cornice ambita da tanti artisti dell’isola. Proprio lo scorso anno, sempre a proposito di importanti riconoscimenti, col decreto n. 119 del 12/10/2017, il ministero dei Beni culturali ha riconosciuto l'esercizio (denominato “Antico Caffè Tettamanzi”) come bene di interesse culturale, storico e artistico. Da non trascurare il fatto che nel centro sud Italia se ne possono vantare soltanto altri quattro locali.
 

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative