La Nuova Sardegna

Nuoro

Lodè, incendiata la casa di un emigrato in Germania

di Luciano Piras
Lodè, incendiata la casa di un emigrato in Germania

Danni ingenti nell’abitazione del centro storico di Domenico Pusceddu Valanga di attestati di solidarietà su Facebook: «Un atto da brutti vigliacchi» 

11 ottobre 2018
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LODÈ. «Amo molto il mio paese, così tanto che ho sempre sperato di tornarci stabilmente, magari quando andrò in pensione. Il mio sogno è di rientrare lì dove sono nato. Ma adesso ho perso tutto... ». Ha perso la sua casa nel suo amatissimo Lodè, Domenico Pusceddu, classe 1960, emigrato in Germania dal 1978. Nella notte tra lunedì e martedì, infatti, qualche «brutto vigliacco» ha dato fuoco alla piccola abitazione nel centro storico del paese che usava come pied-à-terre ogni volta che tornava dall’estero, per le vacanze estive o in occasione di feste o eventi vari. «Fortuna che non c’erano mio figlio con la fidanzata... volevano rientrare a Lodè per una settimana, altrimenti avrei perso anche mio figlio e la mia futura nuora» racconta ancora Pusceddu via Messenger.

È proprio su Facebook che la notizia è volata veloce da Lodè a Leverkusen. Ed è proprio sul social network che il paese della Baronia si è ribellato mostrando tutta la solidarietà possibile a uno dei tanti figli emigrati. Domenico Pusceddu ha ricevuto una valanga di messaggi e attestati di stima. Ma ingoiare questo boccone amaro (i danni sono ingenti) è davvero difficile: «Sono ancora scioccato, non riesco a capire il perché mi abbiano fatto una cosa del genere» scrive l’uomo, da 38 anni al lavoro in una fabbrica chimica della Renania settentrionale-Vestfalia.

Sposato con una tedesca, tre figli e una nipotina, Domenico Pusceddu è un tipo solare, sempre di compagnia e di grande generosità, stimatissimo sia in Germania sia a Lodè. Sempre presente quando il suo paese chiama all’appello. «Il mio primo pensiero è stato di cancellarmi da Facebook – si lascia andare – e di non ritornare più a Lodè e chiudere i contatti con tutti... ma mia moglie e i miei figli dicono che sarebbe sbagliatissimo».

«Massima solidarietà a Domenico Pusceddu!!! – ha subito scritto l’amministratore della pagina Facebook Lodinos de Lodè (oltre 2.400 iscritti, riferimento indiscusso degli emigrati) – una persona e un lavoratore onesto che non meritava questo affronto vigliacco. Domenico lavora all’estero ed è una persona innamorata del suo paese che ogni anno trascorre armoniosamente le ferie estive con la gente di Lodè. Bruciare la sua casa è stato un atto vandalico vile e non è degno di chi vuole appartenere alla nostra comunità. Lodinos de Lodè chiama a raccolta tutte le persone oneste del paese e le invita a stigmatizzare questo gesto criminale e condannarlo pubblicamente senza se e senza ma!».

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