La Nuova Sardegna

Nuoro

«Lingua blu, così si rischia una nuova catastrofe»

di Alessandro Mele

Assemblea della Coldiretti interprovinciale. Il direttore Serra: il clima è teso, l’autunno sarà caldo

13 ottobre 2018
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NUORO. Si è tenuta ieri l’assemblea convocata da Coldiretti Nuoro Ogliastra alla quale hanno partecipato circa 50 tra i 69 neo presidenti di sezione della Federazione eletti tra marzo e luglio. Siccità, peste suina, piani settoriali, mancato pagamento delle premialità e situazione attuale sul prezzo del latte: sono solo alcune delle tematiche trattate in un’assemblea dai toni importanti dalla quale è emersa una necessità condivisa: attuare azioni immediate inerenti le difficoltà di tanti allevatori e agricoltori. «Abbiamo riunito i neo presidenti di sezione perché rappresentano la prima interfaccia del territorio dove faremo una serie di assemblee periodiche. Abbiamo anche sentito la necessità – afferma Alessandro Serra, direttore provinciale Coldiretti – di fare un focus sulle principali vertenze fatte da Coldiretti e utenti fino ad oggi ma soprattutto su quelle da fare con particolare riferimento al prezzo del latte, alla peste suina e al nuovo focolaio della lingua blu che rischia di creare una nuova catastrofe. Da questa assemblea nasce la necessità di redigere un documento condiviso con all’interno tante richieste, tra queste un incontro urgente con l’assessore regionale alla sanità e un altro con Argea affinché vengano snelliti e alleggeriti i procedimenti burocratici circa finanziamenti e premialità. Il clima è teso, bollente, soprattutto sul piano delle vertenze ci aspetta un caldo autunno». Anche tra gli imprenditori più giovani filtra preoccupazione: «I giovani che hanno appena cominciato – spiega Debora Castangia, 23 anni di Tonara, delegata di Giovani Impresa Nuoro Orgliastra – si sono appena insediati ma non hanno ancora ricevuto i soldi dovuti utili al primo insediamento. La situazione presenta un quadro difficile perchè ci si sta reggendo economicamente solo col le proprie risorse, talvolta al limite dell’indebitamento. Siamo scoraggiati dai ritardi sull’arrivo delle premialità, chiediamo solo l’aiuto necessario a tenere vive le aziende. Anche il tempo gioca a nostro sfavore: subiamo svantaggi anche dai cambiamenti climatici non essendoci indennità per le calamità naturali che si possono presentare». Secondo il parere di tutti i neo presidenti di sezione, l’intervento di Coldiretti deve essere immediato attraverso richieste ed incontri urgenti con le istituzioni preposte: «Si punta al miglioramento di tutti i settori – commenta Mariano Succu, allevatore di 40 anni e presidente della sezione di Meano Sardo – è urgentissimo risolvere ad esempio i problemi dell’agricoltura causati anche dall’immobilismo della troppa burocrazia. Lotteremo per arrivare a un risultato concreto come stabilito in assemblea. A Meana Sardo la situazione è critica come nel testo del territorio: i finanziamenti e le premialità arrivano sempre in ritardo mentre noi paghiamo regolarmente le tasse pur reggendoci solo sulle nostre personali risorse».

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