La Nuova Sardegna

Nuoro

Posta in ritardo, dura protesta da Irgoli

di Cecilia Fontanesi

Il gruppo di minoranza “Rinnovamento” chiede un intervento deciso

13 ottobre 2018
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IRGOLI. Il gruppo consiliare di minoranza “Rinnovamento per Irgoli” capeggiato dal capogruppo Francesco Mulas denuncia disservizi e ritardi nella distribuzione della corrispondenza da parte di Poste italiane. «Da tempo raccogliamo le lamentele dei cittadini nonché dei titolari di attività produttive che, legati alla corrispondenza cartacea con i vari enti, si vedono recapitare comunicazioni urgenti e scadenze di pagamenti con notevole ritardo – le parole del gruppo di minoranza – di fatto tutti gli enti, pubblici e privati, che a vario titolo erogano servizi al cittadino e alle attività produttive, emettono corrispondenza cartacea, la quale, avendo titolo di scadenza, deve essere recapitata entro i termini prefissati, oltre i quali il cittadino diventa inadempiente o moroso con conseguenti aggravi sui costi. Il disagio avvertito dai cittadini è ormai giunto a livelli che è difficile non definire insopportabile. Una situazione non isolata al solo caso del Comune di Irgoli ma che sembra coinvolga anche altri comuni limitrofi della Valle del Cedrino. Appare sorprendente che una azienda della levatura di Poste italiane non disponga di strumenti e metodi per non accorgersi di ciò che non funziona e per porre rimedio ai disagi e alle critiche sollevate» continua il gruppo “Rinnovamento per Irgoli” che ha provveduto a comunicare tale situazione ai diversi enti di competenza primi tra tutti la direzione provinciale e regionale di Poste italiane. Nel comunicato stampa diramato dal gruppo di minoranza viene citato anche il programma quinquennale “Deliver 2022” finalizzato a massimizzare il valore della rete di distribuzione della società, incrementare i ricavi, gli utili e le attività finanziarie, e aumentare il risultato operativo. «La ricaduta occupazionale del Piano strategico Deliver 2022 sarà davvero notevole. Permetterà, infatti, di incrementare notevolmente l’organico aziendale, creando 10Mila nuovi posti di lavoro». «Questo è uno stralcio di quanto pubblicizzato da Poste Italiane, malgrado non possiamo che constatare che politiche aziendali dette “customer satisfaction” e “gestione del disservizio” non vengono utilizzate» conclude il gruppo consiliare di Irgoli.



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