La Nuova Sardegna

Nuoro

A maggio il Pride partì da qui

La parata cominciò in Barbagia per denunciare l’omofobia

14 ottobre 2018
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NUORO. Quest'anno il Gay Pride, la celebre manifestazione organizzata ogni anno l'ultimo sabato di giugno nelle principali città di tutto il mondo dove si festeggia l'orgoglio omosessuale, per la prima volta in Sardegna è partita dal capoluogo barbaricino. Più precisamente dalla piazza della chiesa del Rosario, nel quartiere storico di Santu Predu, rione simbolo della più austera tradizione nuorese. Con il nome “Unu trenu chene frenu”, un treno senza freni, l'iniziativa ha dato il via alla settima edizione di “Queeresima”: 40 giorni di iniziative per promuovere i diritti e la cultura delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer. Un viaggio immaginario a bordo di un treno, che, di stazione in stazione, tra performance e momenti di riflessione, ha creato un percorso-ponte di 40 giorni tra la giornata mondiale contro l'omotransfobia e il Pride, giornata dell'orgoglio omosessuale.

Il tema dell’edizione è stata la visibilità, e la scelta di far partire la manifestazione da Nuoro aveva il chiaro obiettivo di mettere in luce la grave carenza di strutture che possano accogliere giovani e adulti omosessuali in città, con conseguenze che spesso si sono rivelate nefaste: uno tra tutti il caso del giovane studente del liceo classico di Nuoro finito in una lista nera di gay. Ma l'iniziativa è stato anche un momento per riflettere e affrontare la sottile questione della visibilità, del sé in rapporto ai vari contesti di vita: lavoro, scuola, famiglia, sport e gli altri ambiti della vita di ogni giorno in cui le persone omosessuali si trovano a dover convivere. (s.v.)

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