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Cpr, il Comune va avanti: bando per nuove videocamere

MACOMER. La procedura per l’apertura del Centro di permanenza e rimpatri per migranti che verrà ospitato nell’ex carcere di Bonu Trau a Macomer non si ferma. Il Comune ha infatti provveduto a...

14 ottobre 2018
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MACOMER. La procedura per l’apertura del Centro di permanenza e rimpatri per migranti che verrà ospitato nell’ex carcere di Bonu Trau a Macomer non si ferma. Il Comune ha infatti provveduto a integrare il piano per la videosorveglianza in tutto il perimetro del Cpr – a carico del Ministero e in fase di ultimazione – inserendo nuove zone della città. Zone ritenute a rischio e che quindi necessitano di una particolare attenzione.

Le procedure in vista dell’attivazione apertura del Centro vanno avanti quindi, nonostante nelle scorse settimane vi fosse stata una presa di posizione a livello regionale e locale che aveva fatto pensare ad un possibile incrinarsi dei rapporti tra i soggetti coinvolti a seguito delle modifiche apportate dal nuovo decreto sicurezza varato dal Consiglio dei ministri. Se sul piano politico si è registrato un certo disagio, da parte sia della Regione che del sindaco di Macomer, Antonio Succu, per l’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, per le restrizioni inerenti l’accesso alla rete dello Sprar e soprattutto, visto il coinvolgimento diretto, per i tempi di permanenza nei centri per il rimpatrio praticamente raddoppiati, nell’ambito dell’attuazione del piano previsto con la sottoscrizione dei patti per la sicurezza parrebbe non esservi un contraccolpo visibile. Forse anche perché, come dice il primo cittadino di Macomer «fino ad oggi non ci sono state comunicazioni da parte del Ministero degli interni». Così il Comune per quanto di sua competenza e nei giorni scorsi ha dato mandato al responsabile del procedimento di predisporre tutta la documentazione per partecipare al bando di ampliamento della videosorveglianza. (g.s.)

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