La Nuova Sardegna

Nuoro

Mamoiada, quando il potere è donna

di Luca Urgu
Mamoiada, quando il potere è donna

Tutte le principali associazioni del paese sono guidate dall’universo femminile

14 ottobre 2018
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MAMOIADA. Hanno dai 27 ai 60 anni. Guidano tutte le principali associazioni di Mamoiada con il piglio e la determinazione giusta di chi ama il paese e ne ha a cuore le sorti. Sono in diversi casi mamme, professioniste, alcune solo ora in pensione. Il loro tempo è dunque una risorsa preziosa ma trovano comunque spazio per dedicarne una parte alla collettività. Sono le otto presidentesse della “repubblica” di Mamoiada, il paese dei mamuthones e issohadores dove se forse il potere non è donna, lo è almeno la responsabilità. La gestione di molte associazioni dunque ha i modi gentili ma decisi dell’universo femminile. Qui infatti ben otto tra le società più importanti del paese, che poi sono l’anima e il cuore pulsante di tutto quello che si muove, sono guidate da donne, presenti non solo nella carica più alta ma anche nella composizione dei direttivi. E anche alcuni sodalizi dove solitamente il direttivo portava i pantaloni ora sono a guida quasi esclusivamente femminile. Le presidentesse si chiamano: Annarita Canneddu (Folgore), Mariangela Piu (Avis), Silvana Deiana (Unitre), Giuliana Gungui (Pro loco), Anna Pau (SpazioMamoiada), Anna Mannu (Armonias), Luisa Doriano (Mamut basket), Paola Mele (Pubblica assistenza). Forse fino a ieri nemmeno loro erano tutte consapevoli di quanto numerose fossero. «Ci occupiamo della raccolta del sangue ogni due mesi e tutto l’anno pensiamo a sensibilizzare la popolazione – spiega Mariangela Piu, 46 anni, presidente al sesto anno della sezione Avis – Nel nostro direttivo di dieci persone, sei siamo donne. Possiamo contare su 200 soci donatori». Dal sangue al pallone a spicchi del basket la sostanza non cambia. A dirigere la società Mamu Basket è Luisa Doriano, 46 anni. «Ho iniziato quando giocava mio figlio, poi ho proseguito per dare continuità ad un servizio utile alla comunità. Seguiamo i bimbi dai 5 agli 11 anni. Su cinque dirigenti siamo quattro donne». Paola Mele, 27 anni, è la più giovane delle presidenti, guida da un lustro la Pubblica assistenza, associazione che compie quest’anno 30 anni. «Ci occupiamo di sanità, del 118 e di servizi alla persona con un’attenzione particolare agli anziani. Siamo dieci volontari felici di portare avanti un’attività che ha evidenti ricadute positive sul paese». Sport, salute, ma anche cultura. È questa la mission di Spazio Mamoiada, guidata da Anna Pau, storico dell’arte dell’Ilisso. «Ci siamo costituiti di recente con la volontà di stimolare il dibattito su temi di stringente attualità, come l’accoglienza o le dipendenze». Sullo stesso fronte Silvana Deiana, dell’Unitre: «Organizziamo corsi, attività culturali per le tre età – spiega la presidente – la presenza femminile è una realtà consolidata che può farci solo piacere». Anche nel belcanto le voci che emergono sono quelle femminili. A dirigere Armonias c’è Anna Mannu, 42 anni, assistente sociale.

«La nostra è un’associazione culturale maschile e femminile impegnata anche nella ricerca. Coinvolgiamo una cinquantina di persone e da quest’anno oltre a me nel direttivo ci sono altre tre donne». Donne al potere anche nell’ultimo baluardo maschile: il calcio. Annarita Canneddu, 33 anni, farmacista, guida la Folgore. «Sono un genitore e il mio impegno nasce per dare continuità ad un avamposto importante e per fare qualcosa di utile per i ragazzi. Felicissima che ci siano tante donne al comando, segno che si sta cambiando visione e rotta».

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