La Nuova Sardegna

Nuoro

Risorse non spese: mistero risolto

di Federico Sedda
 Risorse non spese: mistero risolto

Bolotana, il sindaco ricostruisce la storia dei fondi perenti: «Non è colpa nostra»

14 ottobre 2018
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BOLOTANA. Il mistero delle risorse regionali non riscosse dal comune di Bolotana e, quindi, rimaste nei fondi residui della Regione (i cosiddetti fondi perenti), sembra finalmente risolto. In un corposo documento di circa 15 pagine, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Annalisa Motzo, ricostruisce meticolosamente la storia dei 58 mila euro rimasti nelle casse regionali perché mai richiesti dal Comune. A sollevare il caso in consiglio comunale era stata la minoranza con un’interrogazione nella quale chiedeva conto delle risorse non riscosse e della mancata risposta alle sollecitazioni della Regione. «In seguito ai vari quesiti posti in merito alla questione dei fondi perenti – sottolinea il primo cittadino eletto a giugno del 2017- siamo riusciti a ricostruire tutto il percorso che ha portato al definanziamento della somma. Purtroppo non è stato semplice sintetizzare passaggi complessi, ricchi di tecnicismi di non facile interpretazione, ma si è provato, per quanto possibile, a rendere semplice l’argomento». La storia comincia nel 2005 quando il comune di Bolotana ricevette un finanziamento di 64.295,62 euro a valere sulla legge 37. La somma venne destinata dall’allora amministrazione comunale per coprire parte della spesa necessaria per la realizzazione del progetto per il collettore fognario di Ortachis dell’importo complessivo di 250mila euro. I lavori vennero ultimati nel 2008, realizzando un’economia, cioè un risparmio di spesa, di circa 60mila euro. La maggior parte dei fondi non spesi provenivano dalla quota finanziaria della legge 37, della quale la Regione avrebbe dovuto erogare ancora 57.88,06 euro, esattamente la somma oggetto del caso puntigliosamente ricostruito dal documento della giunta. Nel corso degli anni quella somma, che doveva essere spesa entro il 31 dicembre del 2011, è rimasta nelle casse delle Regione perché nessuno dal Comune l’ha mai richiesta. «L’unica comunicazione ricevuta dall’attuale amministrazione riguardante la riscossione di quei fondi – si sottolinea nel documento – è del 19 febbraio 2018 e riguarda la notizia della conclusione del procedimento di definanziamento già nel 2015. La somma non poteva neppure essere recuperata perché non è stata spesa la percentuale del 70%”. Fine della storia fatta di numeri, disattenzioni, meandri burocratici, negligenze e anche trasparenza a seconda dei punti di vista. «Il caso emblematico dei fondi perenti – conclude il sindaco – racconta la storia di una mancanza non nostra, come invece è stato detto, ma di altri». Caso risolto? Stando ai numeri parrebbe di sì, ma stando ai misteri della politica forse ancora no.



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