La Nuova Sardegna

Nuoro

Omicidi Monni e Masala, oggi si torna in aula

Omicidi Monni e Masala, oggi si torna in aula

Battute finali in Corte d’assise per il processo a carico di Cubeddu. Dopo le parti civili ci sarà l’arringa

15 ottobre 2018
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NUORO. C’è attesa per la ripresa del processo in Corte d’assise, giunto alle battute finali, a carico di Alberto Cubeddu, il 22enne di Ozieri accusato del duplice omicidio di Orune e Nule. Questa mattina nell’aula del palazzo di giustizia di Nuoro la parola passerà agli ultimi due avvocati di parte civile, Antonello Cao e Rinaldo Lai, che tutelano i familiari (padre, madre e fratello) di Gianluca Monni lo studente orunese ucciso in un agguato alla fermata del pullman la mattina dell’8 maggio 2015. Subito dopo sarà la volta dell’arringa di uno dei difensori di Cubeddu l’avvocato Mattia Doneddu. A seguire, forse già quest’oggi, è prevista l’arringa dell’avvocato Agostinangelo Marras difensore del secondo imputato di questo processo. Si tratta di Francesco Pinna accusato di minacce. Pinna è lo zio di Cubeddu e del cugino Paolo Enrico Pinna, il giovane di Nule condannato a 20 anni in due gradi di giudizio dal Tribunale dei minori di Sassari per gli stessi fatti: l’omicidio di Monni e la scomparsa da Nule di Stefano Masala. Martedì la discussione verrà conclusa dall’avvocato Patrizio Rovelli del collegio difensivo di Cubeddu. A quel punto, e siamo a mercoledì, poco prima che la giuria presieduta da Giorgio Cannas si ritiri in camera di consiglio il giovane ozierese prenderà la parola per rilasciare alcune dichiarazioni spontanee. La settimana scorsa era toccato al pubblico ministero Andrea Vacca sostenere l’accusa contro Cubeddu. La lunghissima requisitoria, andata avanti per due giorni e mezzo, si è chiusa con la richiesta di condanna all’ergastolo con isolamento diurno per due anni. «Monni – ha detto Vacca ricostruendo il movente – non aveva avuto problemi con nessuno, eccetto con Pinna una sera di dicembre 2014, quando questi aveva importunato la ragazza dello studente e Monni aveva reagito insieme ai suoi amici. Poi il rientro di Pinna nella sala da ballo con una pistola puntata alla testa di Monni, il pestaggio di Pinna e la sottrazione dell’arma ».

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