La Nuova Sardegna

Nuoro

Mamoiada, l’ultima erede dell’antico passu torrau

di Nino Muggianu
Mamoiada, l’ultima erede dell’antico passu torrau

Alice Ladu, 15 anni, custodisce la versione più datata del ballo tipico accompagnato dall’organetto

17 ottobre 2018
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MAMOIADA. La tradizione dei suonatori di “Su Passu Torrau a sa Becconina” è salva: è passata, infatti, nelle mani di Alice Ladu, 15 anni, nipote di Francesco Beccone, ultimo erede di una dinastia di suonatori del ballo conosciuto ovunque come “Passu Torrau a sa mamujadina” o “Becconina”, appunto. Sulle origini del ballo è giusto sottolineare che storicamente i suonatori bravi, a Mamoiada, erano diversi, e si sono succeduti negli anni, «ma è anche vero – sottolinea Alice Ladu, al secondo anno del liceo Sebastiano Satta” di Nuoro con indirizzo musicale, ove segue i corsi di chitarra classica e clarinetto – che tutti ricordano e attribuiscono a “sa Becconina” la versione originale di questo ballo che in realtà si perde nel tempo e non sappiamo collocarla con precisione». Alice Ladu si approccia ai primi rudimenti dell’organetto diatonico nel settembre 2015 all’età di 12 anni. Il nonno paterno, Salvatore era stato un suonatore di fisarmonica e batterista, mentre il nonno materno, Francesco Beccone era stato un suonatore di organetto diatonico. Ma la giovane ha ereditato la pasisone per la musica e il ballo dal padre Raffaele, così come i fratelli Rita (armonica a bocca) e Vincenzo (organetto diatonico) hanno ereditato la conoscenza e la passione per il suono del ballo tipico locale che è conosciuto da tutti come “Su Passu Torrau” o “Sa Mamujadina”. «Si tratta – spiega Alice – di un tipo di danza monostrutturata, di origine antichissima, che prevede un andamento ritmico e di movimento omogeneo da eseguire a piccoli passi senza sollevare le gambe da terra, sfiorando il suolo con le scarpe. I ballerini sono disposti spalla contro spalla con il volto rivolto in avanti tendenti a formare un cerchio. Si presume che in antichità i passi fossero ritmati dalle voci dei tenores o da strumenti musicali arcaici quali le launeddas o su pipiajolu fino all’avvento dell’organetto diatonico». Francesco Beccone, esperto suonatore di organetto diatonico, fu il principale divulgatore de “Su Passu Torrau” perché molto attivo nelle organizzazioni delle manifestazioni e feste paesane. «Le testimonianze sonore ad oggi pervenute e per quanto ricordino gli anziani del paese – aggiunge Alice Ladu – attribuiscono a Francesco Beccone la versione più antica caratterizzata da un passaggio musicale e una ritmica che sono esclusivi di Francesco. Questa versione è stata battezzata a Mamoiada “A sa Becconina”». Alice, che ha appreso i primi insegnamenti dello strumento da Totore Piu, allievo di Francesco Beccone è l’ultima erede di questo patrimonio. E continua ad eseguire in rarissime occasioni la versione più antica del ballo tipico del suo paese, con l’organetto diatonico che fu acquistato dal nonno intorno agli anni ‘40. Lo strumento è stato oggetto nel 2017 di un sapiente restauro ad opera del Maestro Totore Chessa, grazie al patrocini della Proloco.

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