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Nuoro

il caso 

Lavori mal eseguiti al ponte di Oloè, il processo a dicembre

Lavori mal eseguiti al ponte di Oloè, il processo a dicembre

NUORO. Entrerà nel vivo il 5 dicembre, davanti al giudice monocratico del tribunale di Nuoro, il secondo processo nato dalla lunga e tormentata vicenda del ponte di Oloè. A inizio dicembre, infatti,...

19 ottobre 2018
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NUORO. Entrerà nel vivo il 5 dicembre, davanti al giudice monocratico del tribunale di Nuoro, il secondo processo nato dalla lunga e tormentata vicenda del ponte di Oloè. A inizio dicembre, infatti, verrà dichiarato aperto il dibattimento nel processo che vede a giudizio i vertici della ditta che, per conto dell’Anas, nell’estate del 2014 aveva eseguito i lavori di restauro del ponte di Oloè dopo la devastazione che aveva subito con l’alluvione del novembre 2013.

Per l’accusa, infatti, quei lavori non erano stati eseguiti a regola d’arte, ma anzi . già dopo poco tempo, avevano cominciato a presentare problemi piuttosto seri. Tant’è che la Provincia di Nuoro ha dovuto bandire un nuovo appalto per metterci una pezza e rimettere in sesto il ponte e le sponde che si stanno sgretolando.

I tre professionisti finiti a giudizio per i lavori mal eseguiti sono l’amministratore unico della Costruzioni Sacramati Spa, Roberto Sacramati, difeso dall’avvocato Massimo Zuppa, il direttore tecnico dell’impresa Sacramati, Gianfranco Castiglioni, difeso dagli avvocati Luca Accardo e Maurizio Serra, e il direttore dei lavori per conto dell’Anas compartimento Sardegna, Antonio Giacobbe, difeso dall’avvocato Valerio Fundarò. Alla prossima udienza, il 5 dicembre, dunque, il processo verrà dichiarato ufficialmente aperto. (v.g.)

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