La Nuova Sardegna

Nuoro

Vendemmia, cresce la qualità

di Nino Muggianu

Oliena, nella patria del Nepente la raccolta 2018 registra quantità minori ma un buon prodotto

19 ottobre 2018
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OLIENA. Nella patria del Nepente la vendemmia 2018 non è stata delle migliori dal punto di vista quantitativo, ma, in generale ottima come qualità. Pioggia e malattie della vite hanno contribuito negativamente al calo dell’uva. Un discorso che vale per quasi tutte le aziende, in crescita come numero, che producono vino nel paese: la Società cooperativa Cantina Oliena , Cantina Gostolai, Fratelli Puddu, Ledda-Fele e Canudu. Aziende che hanno contribuito a far conoscere a livello internazionale le qualità del vino decantate anche dal poeta Gabriele D’Annunzio. Il bilancio della vendemmia nel territorio olianese cambia a secondo della località in cui sono state raccolte le uve essendo i vigneti dislocati a macchia di leopardo, quindi con diverse esposizioni climatiche.

Paolo Congiu della Cantina Oliena, spiega che «non è un’annata eccezionale, ma non è andata così male. Ci sono stati problemi ambientali per le malattie e la pioggia ma l’uva che è arrivata è di ottima qualità. Una raccolta delle uve che viene fatta rigorosamente mano e con le cassette. Il calo della quantità, riferendosi allo scorso anno che già non era il massimo, può essere quantificato in 20-30 per cento. Il nostro enologo Daniele Manca è abbastanza contento. Il nostro bianco, come gli spumanti, saranno pronti nei primi mesi del prossimo anno. Per i rossi bisogna aspettare almeno un anno, per alcuni, per altri anche molto di più come per il Riserva e Il Classico. Tra i premi ricevuti, la medaglia d’oro al Grenache du Monde. Tonino Arcadu della Cantina Gostolai, «Direi che anche questa è un’annata da dimenticare. I motivi sono l’eccesso di piogge che hanno poi generato malattie. Si è cercato di riparare e in parte si è riusciti. Di conseguenza la quantità è stata falcidiata notevolmente. Come quantità abbiamo registrato un piccolo aumento rispetto allo scorso anno che era una pessima annata. Insomma anche questa è da dimenticare dal punto di vista quantità. Riguardo alla qualità direi che non è un granché perché le piogge hanno reso le zuccherine mediamente inferiori a quelle degli anni scorsi. Che dire, abbiamo cercato di salvare il salvabile. Facciamo diverse etichette sia di vino bianco sia di rosso. Su tutti, il Riserva e il Classico, si fanno determinate scelte commerciali. Gli ultimi premi li ho ricevuti in Sicilia dove mi sono stati premiati tre vini. Otto mesi fa Il nostro Nepente ha riscosso un ottimo successo anche a Bangkok ottenendo una medaglia di bronzo. Molto meglio nella Cantina Fratelli Puddu, «Non abbiamo sofferto come lo scorso anno la siccità. Per fortuna in questa zona ci è andata bene perché in altre ha fatto disastri. Abbiamo avuto l’acqua giusta. Certo, la quantità come sempre in queste zone non è tantissima anche perché noi non utilizziamo impianti a gocci ma la qualità è alta, devo dire che è stata un’annata senza particolari problemi per la vite. Diciamo che siamo abbastanza contenti. Il nostro enologo è contento. Abbiamo sei etichette tra bianchi, rosati e rossi e anche uno spumante di Cannonau. Il nostro fiore all’occhiello è il Pro Vois riserva che viene da un vigneto di 40 anni che teniamo come un tesoro. Di recente abbiamo avuto un premio all’Oscar della Duja d’oro ad Asti».

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