La Nuova Sardegna

Nuoro

Alberto Cubeddu colpevole degli omicidi di Monni e Masala: ergastolo

Alberto Cubeddu (foto massimo locci)
Alberto Cubeddu (foto massimo locci)

La Corte d'assise di Nuoro accoglie la tesi accusatoria del pm Vacca

20 ottobre 2018
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NUORO. [[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.17341866:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/nuoro/cronaca/2018/10/11/news/omicidi-di-orune-e-nule-chiesto-l-ergastolo-per-alberto-cubeddu-1.17341866]]Alberto Cubeddu, il giovane di Ozieri accusato del duplice omicidio dello studente di Orune Gianluca Monni e della scomparsa del 29enne di Nule Stefano Masala , è colpevole. Lo hanno stabilito, oggi, i giudici della Corte d’assise di Nuoro che, dopo quasi tre giorni di camera di consiglio, hanno ritenuto fondata la tesi accusatoria prospettata in aula dal pubblico ministero Andrea Vacca che ha chiesto l’ergastolo e due anni di isolamento diurno .

A leggere il verdetto di colpevolezza, dopo le 17, è stato il presidente Giorgio Cannas. Cubeddu, 22 anni, era accusato di aver ideato, assieme al cugino Paolo Enrico Pinna (già condannato a 20 anni in due gradi di giudizio per gli stessi fatti di sangue dal tribunale dei minori di Sassari ) i due omicidi. Il ragazzo, difeso dagli avvocati Patrizio Rovelli e Mattia Doneddu, si è sempre proclamato innocente.

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Il giovane è stato dunque condannato all'ergastolo e anche all'isolamento diurno per otto mesi, a fronte della richiesta di due anni avanzata dal pubblico ministero. Due anni invece dei due anni e otto mesi sollecitati dall'accusa, la condanna inflitta a Francesco Pinna, zio di Paolo Enrico Pinna, a sua volta già condannato a vent'anni dal tribunale per i minorenni e in secondo grado dalla Corte d'Appello di Sassari.

Alla lettura della sentenza, il padre di Masala si è rivolto a Cubeddu e in sardo gli ha detto: "E ora restituiscici Stefano", sottolineando ancora una volta la sua disperazione per il fatto che il corpo del giovane di Nule non è stato mai ritrovato.

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Dopo la lettura della sentenza da parte del presidente della Corte d'assise Giorgio Cannas le tre sorelle del giovane imputato hanno urlato il loro dolore.  L'avvocato Rovelli, che difende Cubeddu, ha preannunciato l'appello sottolineando di essere sicuro dell'innocenza del suo assistito. 

I giudici hanno anche condannato Cubeddu al risarcimento delle parti civili: 50mila euro ciascuno per i tre fratelli e per il padre di Stefano Masala; 50mila euro ciascuno per i genitori e il fratello di Gianluca Monni e 20mila euro, infine, invece sia per la fidanzata di Gianluca che per uno zio di Stefano Masala, Francesco Dore.(giusy ferreli)

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