La Nuova Sardegna

Nuoro

ARITZO 

Gli operai del cantiere forestale: demansionati e tagliati fuori

Gli operai del cantiere forestale: demansionati e tagliati fuori

ARITZO. Vertenza Forestas: i venti operai del cantiere di “Alase” ad Aritzo alzano la voce e chiedono parità di trattamento tra quadri, impiegati e operai. E mettono nero su bianco le loro...

21 ottobre 2018
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ARITZO. Vertenza Forestas: i venti operai del cantiere di “Alase” ad Aritzo alzano la voce e chiedono parità di trattamento tra quadri, impiegati e operai. E mettono nero su bianco le loro preoccupazioni. Le stesse che avevano nel momento in cui si discuteva dell’istituzione dell’Agenzia. Timori poi – dicono – dimostratisi fondati ora che la commissione regionale sta procedendo al riordino del settore. «L’implosione della stessa attività, la restituzione dei terreni in concessione, la “diaspora” degli operai da un cantiere all’altro, l’abolizione delle mansioni è un’escalation verso il basso che, se venissero confermate le voci non finirebbe, qui per gli operai forestali dell’agenzia». Le promesse fatte all’inizio del percorso erano belle, ma mancava di coperture finanziarie. «Si paventava – ricordano in una nota gli operai del cantiere di Aritzo – il passaggio tout court nel ruolo unico regionale: dirigenti, quadri, impiegati e infine operai. Ipotesi suggestiva dopo anni di purgatorio, e a costo zero si diceva. Ora, con grande preoccupazione da parte degli operai , si evince da una prima stesura della commissione regionale riforme, che il passaggio avviene a tutti gli effetti esclusivamente per dirigenti, quadri, e impiegati».

L’accusa è che gli operai, per l’ennesima volta, vanno a finire in un limbo, in un comparto che non rispecchia ne le figure professionali del vecchio contratto ne quelle del contratto regionale. Questo perché per perfezionare il passaggio servono altri 40 milioni. «Sicuramente – sono le amare riflessioni prenderemo gli stessi stipendi decurtati dell’indennità di alta montagna e dell’indennità chilometrica. Sicuramente gli operai a tempo determinato saranno dimenticati. Non vogliamo una guerra fra le varie categorie dei dipendenti dell’agenzia anche se ci sentiamo usati come teste d’ariete. E auspichiamo che non ci siano più condizioni peggiorative, sia in termini economici sia professionali. Chiediamo – è laconclusione dei lavoratori– di aver uguale trattamento delle altre componenti dell’agenzia Forestas». (g.f.)

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