La Nuova Sardegna

Nuoro

Un anno all’insegna della fauna in Sardegna

di Luciano Piras
Un anno all’insegna della fauna in Sardegna

La Compucart pubblica il calendario 2019 con le fotografie naturalistiche scattate da Marco Lutzu

23 ottobre 2018
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NUORO. Una cosa è certa: il 2019 sarà un anno all’insegna della “Fauna in Sardegna”. «Dal mio punto di vista» sottolinea nel sottotitolo il fotografo naturalista Marco Lutzu, autore di questo calendario fotografico a dir poco spettacolare. Colori vivi e vegeti su sfondo nero che mette in risalto ogni singola tonalità. Dodici mesi in compagnia di altrettanti animali dell’isola, “catturati” dalla reflex digitale di questo artista, classe 1966, nato e cresciuto a Orani, pratico e concreto, ma anche poeta e sognatore. Gennaio è il mese dedicato al muflone. Febbraio alla cinciarella. Marzo alla martora. Aprile: rospo smeraldino. Maggio: astore. Giugno: picchio rosso maggiore. Luglio: gruccione. Agosto: upupa. Settembre: ghiandaia marina. Ottobre: sparviero. Novembre: assiolo. Fino a dicembre, il mese dell’aquila reale. La controcopertina, poi, è un vero e proprio quadro d’autore, stile impressionismo: lo sparviero che plana sull’acqua sembra un quadro di Claude Monet ancora fresco di olio.

Pubblicato dalla Compucart di Cagliari, il calendario “La fauna in Sardegna” è stato presentato nell’azienda agricola dei Fratelli Puddu a Orbuddai, Oliena, davanti a un pubblico di amici, curiosi e appassionati di fotografia naturalistica arrivati per l’occasione da tutta l’isola. Non a caso, vista la scelta dell’editore, la Compucart, appunto, fondata nel capoluogo isolano nel 1985 e specializzata in cartografia, aerofotogrammetria e topografia. Leader regionale del settore, fin dal 2003 stampa calendari di grande qualità incentrati su temi culturali. Indimenticabile il 2013, con la “Città sonora” di Pinuccio Sciola. Motivo di orgoglio in più per Marco Lutzu chiamato a raccontare il 2019 con le sue fotografie scattate in giro per la Sardegna. Occhio vigile e sempre armato di reflex, forte di una passione sconfinata per madre natura e tutte le sue meraviglie, Lutzu sa bene che cogliere l’attimo è come pizzicare un battito d’ali. «La speranza è di poter trasmettere agli altri qualcosa che soltanto tu riesci a vedere in un determinato momento» spiega ancora preso dall’emozione di aver appena incrociato lo sguardo arcigno di un astore. Militare dell’Esercito italiano, fotografo naturalista da una vita, Marco Lutzu va per campagne, in Barbagia soprattutto ma anche nel resto dell’isola, a caccia di immagini di vivere e regalare. Con lui porta sempre la digitale, una Canon 7D dopo gli anni passati con una 500D, ottica 100-400 mm. Cammina sull’argine di un fiume, a ridosso dell’acqua. Si ferma a due passi da una sughera che troneggia su un’ansa. Prende posizione e aspetta. Aspetta l’arrivo di un airone, magari. Mentre le ore passano e il sole picchia forte. È così che “cattura” la pernice sarda, alectoris barbara, sa perdiche, lo sparviero sardo-corso, s’astore cochinu oranese. Meraviglie animate tra le mille e mille meraviglie della fauna in Sardegna.

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