La Nuova Sardegna

Nuoro

Oliena, un rione si quota per la statua

di Nino Muggianu
Oliena, un rione si quota per la statua

I residenti di San Leo hanno fatto una colletta e festeggiato in piazza il santo

24 ottobre 2018
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OLIENA. Per un giorno, in Piazza Santu Leo nel cuore del centro storico di Oliena, il tempo si è fermato per una festa tra vicini di casa, dal gusto di altri tempi. Un fatto quasi inusuale nell'era dei social dove quasi non ci si saluta con chi abita nella porta accanto. Non succede così, per fortuna, nei rioni Sa Madalena e Santu Leo di Oliena dove tutti gli abitanti, qualche giorno fa, hanno organizzato una festa nella storica piazzetta. È la piazzetta nella quale si dice che un tempo sorgesse una chiesetta dedicata a San Leo Magno Vescovo. È il santo che avrebbe poi dato il nome al rione. Certo è che, al di là di storie e leggende, di resti della chiesa nessuno ha mai visto nulla. L’occasione per rimediare a quella che nel tempo era divenuta una sorta legenda metropolitana, è arrivata quando, nel periodo scorso, il Comune ha riconsegnato ai cittadini la piazzetta rifatta a nuovo dopo un lungo lavoro di maquillage: tutto lo spazio è stato rivestito con i lastroni di granito. Un ottimo lavoro che gli abitanti del rione hanno voluto festeggiare in maniera esemplare chiamando alla partecipazione il sindaco Bastiano Congiu e il parroco don Giuseppe Mattana.

L’iniziativa è partita da uno dei residenti, Giuseppe Sechi, che insieme ad altri vicini ha organizzato una sorta di colletta per l’acquisto di una statua raffigurante San Leo. Il simulacro è stato realizzato dall'artista dorgalese, Paolo Monni, sposato con una signora di Oliena, che poi lo ha offerto alla cittadinanza. Si tratta dello stesso artista che ha realizzato in ceramica il presepe della chiesa di Santa Maria. Nel frattempo in uno dei muri che danno sulla piazza è stata ricavata una piccola nicchia dove è stato posizionato il santo che resterà come ricordo della festa per gli anni a venire. Domenica, il via ai festeggiamenti, e tutti si sono messi a disposizione per organizzare. Si è cominciato la mattina con la benedizione della statua del santo da parte del parroco don Mattana, poi l'immancabile “hùmbìdu” con bibite, vino e dolci per tutti, prima del grande pranzo servito nelle tavolate ricavate nella piazza. Gli abitanti del rione, gomito a gomito, sono andati avanti nei festeggiamenti fino a notte fonda: sono gli stessi residenti che circa un mese fa, nei pressi della piazza, a loro spese, avevano riattivato un’antica fontana. Davvero un bell’esempio, insomma, di cittadinanza attiva.

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