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Rapine ai blindati, gli avvocati: riportate il processo a Lanusei

Rapine ai blindati, gli avvocati: riportate il processo a Lanusei

LANUSEI. «Il processo sugli assalti ai portavalori deve tornare a Lanusei». La richiesta, inattesa, è arrivata lunedì mattina in apertura di udienza alla ripresa del dibattimento che si sta...

25 ottobre 2018
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LANUSEI. «Il processo sugli assalti ai portavalori deve tornare a Lanusei». La richiesta, inattesa, è arrivata lunedì mattina in apertura di udienza alla ripresa del dibattimento che si sta celebrando a Cagliari a carico dell’organizzazione ritenuta responsabili di rapine e assalti ai blindati.

A farsi portavoce della richiesta, avvallata dall’intero collegio difensivo, l’avvocato Francesco Lai difensore di Carmelo Soru, uno dei presunti appartenenti alla banda. Lai ha ribadito la richiesta di riportare il processo nella sua sede naturale, il tribunale ogliastrino appunto, che non era stato ritenuto idoneo per questioni di sicurezza. Secondo il difensore, essendo buona parte degli imputati agli arresti domiciliari non sussistono più i presupposti che avevano indotto la magistratura a celebrare le udienze dapprima nell’aula bunker del carcere di Bancali e poi a Cagliari. Al trasferimento si è opposto il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia Danilo Tronci. La richiesta verrà trasmessa da Ermengarda Ferrarese, presidente del tribunale collegiale al presidente della Corte d’appello, Gemma Cucca, che dovrà prendere una decisione. Il processo vede nel banco degli imputati, accusati di associazione per delinquere, anche l’ex vice sindaco di Villagrande Strisaili Giovanni Olianas, considerato dalla Dda cagliaritana tra i capi dell’organizzazione criminale.

Ruolo di rilievo lo avrebbero rivestito anche Luca Arzu, Angelo Lostia e Salvatore “Toreddu” Sanna. Numerosi gli imputati, tra questi alcuni hanno singole contestazioni non associative. Altri hanno scelto il rito abbreviato. (g.f.)

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