La Nuova Sardegna

Nuoro

il caso 

Centro intermodale, ripresa dei lavori

 Centro intermodale, ripresa dei lavori

L’impresa Teicom ha riattivato il cantiere fermo da quasi due mesi

26 ottobre 2018
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NUORO. Sono ripresi ieri mattina i lavori al Centro intermodale passeggeri, nella vecchia stazione di via Lamarmora. Il “disguido” tra il Comune e la Teicom costruzioni dunque è stato superato. Dopo un fermo di quasi due mesi in cui tutta l’attività edilizia è andata in blocco proprio a causa del mancato pagamento da parte dell’ente appaltante della somma da versare alla ditta, ieri gli operai hanno ripreso a lavorare rimettendo in moto il cantiere che rischiava, altrimenti, di far diventare l’opera tanto attesa dalla città, una nuova incompiuta. Si è ricominciato dall’area che verrà destinata alla ristorazione e lunedì, non appena arriverà il ferro da Cagliari, gli operai potranno iniziare a realizzare le fondamenta. Il cantiere già a un buono stato di avanzamento, in base alle previsioni verrà ultimato entro dicembre secondo il cronoprogramma. Stando alle comunicazioni che arrivano dalla sede dell’azienda di Assemini, infatti, non ci sarà alcuno slittamento dell’apertura del nuovo centro, destinato a diventare uno snodo dei trasporti pubblici gestiti dall’Arst su rotaia e su gomme. Un’opera iniziata nel 2010 che la Giunta Soddu ha ereditato dalla precedente amministrazione presieduta da Alessandro Bianchi e che dovrebbe essere inaugurata tra un mese. Il blocco dei cantieri aveva suscitato non poche polemiche nel capoluogo barbaricino. Sul caso era intervenuto Gianfranco Seddone, direttore della Confimprenditori Sardegna, che con una sorta di appello, vista la situazione che si era venuta a creare nell’area della vecchia stazione ferroviaria, aveva chiesto al Comune un intervento immediato per la risoluzione del problema. «Al centro intermodale – aveva detto Seddone – a causa del mancato pagamento delle fatture presentate dall’impresa che per legge devono essere pagate entro 60 giorni, si sono dovuti sospendere i lavori, il personale dipendente e l’indotto costituito da aziende di movimento terra e da autotrasportatori. Il tardato pagamento da parte del Comune – aveva denunciato il direttore della Confimprenditori – non ha fatto altro che danneggiare l’impresa che è andata incontro a nuovi aumenti del materiale utilizzato per il proseguo dei lavori». A questo era seguita l’interrogazione del consigliere di opposizione Leonardo Moro (ex Pd) che aveva chiesto spiegazioni sul ritardo nei pagamenti. Ora però che i problemi sono stati risolti la città potrà tirare un sospiro di sollievo. (k.s.)

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