La Nuova Sardegna

Nuoro

Bimbo investito a Posada scoppia il caso sicurezza

di Sergio Secci
Bimbo investito a Posada scoppia il caso sicurezza

Dopo l’incidente si invoca una maggiore presenza di controlli sulle strade Il sindaco Tola: «Non possiamo assumere altri vigili per via delle leggi»

28 ottobre 2018
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POSADA. Ha l’occhio vistosamente gonfio e accusa ancora dolori alla testa, il bimbo di sei anni travolto sulle strisce pedonali in via Gramsci a poche decine di metri dall’edificio che ospita i bambini della scuola dell’infanzia e le prime due classi della scuola primaria. Malgrado di recente l’amministrazione comunale abbia fatto installare un segnalatore luminoso che giorno e notte avvisa della presenza delle “zebre”, sono in tanti a chiedere maggiore sicurezza nella zona e soprattutto, che nelle ore di entrata e uscita dalle lezioni, vi sia la presenza dei vigili urbani. Ad alcuni giorni di distanza dall’incidente che si è concluso con la denuncia di una donna per omissione di soccorso e lesioni gravi, c’è chi invoca limiti di velocità più bassi e chi una presenza costante delle forze dell’ordine ma la verità, è che in Comune, in pianta stabile c’è un solo vigile urbano che di solito, quando non è a riposo o in malattia, viene dislocato all’incrocio con via Grazia Deledda dove c’è la scuola frequentata dai bimbi della primaria.

«Non possiamo assumere un altro vigile perché ce lo vietano le leggi sul pubblico impiego – spiega il sindaco Roberto Tola – e per esigenze di bilancio non possiamo neppure prorogare il lavoro degli agenti di polizia municipale e ausiliari del traffico che garantiscono il servizio nei mesi estivi». In attesa della realizzazione della cittadella scolastica e il trasferimento di tutti gli studenti in via Mereu, a Posada, si convive con i pericoli derivanti dai tanti automobilisti indisciplinati e da coloro che prendono le vie del paese per autodromi.

Per un breve periodo, a vigilare sulla sicurezza dei bambini, si erano occupati i volontari dell’associazione carabinieri in pensione, i cosiddetti nonni vigile, ma l’iniziativa è durata poco. Oltre alla sicurezza dei bambini, occorre anche ricordare che in via Mazzini sfrecciano come saette auto e moto in arrivo dalla superstrada mentre in via Gramsci anche quest’anno si sono verificati oltre a quello dell’altro giorno, altri incidenti. Per non dire poi di chi affronta a grande velocità il senso unico di via Nazionale verso la parte vecchia del paese. «Si era provato a mettere dei dissuasori – dice il consigliere Pietro Matteo Ruiu – ma sono stati fatti rimuovere perché vietati in strade ad alta densità di traffico. Abbiamo da poco posizionato alcuni segnali luminosi per far rallentare le auto prima degli attraversamenti pedonali e cercheremo di istallare anche bande rumorose ma prima di tutto sta agli automobilisti rispettare i limiti di velocità all’interno del paese e tenere una condotta di guida scevra da pericoli».

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