La Nuova Sardegna

Nuoro

borore 

Forte grandinata, danni a case e auto

di Alessandra Porcu

Il Comune si prepara a chiedere lo stato di calamità naturale 

31 ottobre 2018
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BORORE. All'indomani di quello che, meteorologicamente parlando, è stato il lunedì più nero di sempre, nel Marghine ha avuto inizio la conta dei danni. Basti pensare che solo a Macomer gli interventi dei Vigili del Fuoco sono stati 29, altrettanti quelli effettuati nel circondario. «È ancora troppo presto – precisa l’assessore al Bilancio Alessandro Porcu – per divulgare cifre esatte. Quel che è certo è che nei prossimi giorni presenteremo una delibera per chiedere lo stato di calamità. Al momento però – sottolinea – non siamo in grado di dire in che modo, in che tempi e in che misura coloro che sono stati danneggiati dalla grandinata del 29 ottobre potranno essere aiutati». Nel frattempo basta fare un giro per le vie del paese per rendersi conto del disastro che i chicchi ghiacciati si sono lasciati alle spalle. Tenere a mente il numero delle abitazioni private che portano i segni visibili della loro furia inaudita risulta impossibile. Diversi i tetti scoperchiati, svariati i pannelli fotovoltaici e solari danneggiati e innumerevoli le tapparelle e le persiane letteralmente bucate, come quelle della scuola. Non fanno eccezione le facciate delle case che sembrano essere state crivellate con violenza inaudita da colpi d’arma da fuoco. «Ci vorranno più di 2mila euro per risistemare il cappotto termico rovinato» racconta disperato un residente. E poi c’è chi, suo malgrado, si vede costretto a fare l’elenco dei danni riportati dalle auto: cristalli infranti, carrozzerie ammaccate, fari e specchietti da cambiare. Anche i giardini raccontano il passaggio della grandine prima e delle raffiche di vento a oltre cento chilometri orari. Bidoni dell’immondizia e vasi rotti e trasportati a metri di distanza, alberi e rami sradicati, gazebo completamente devastati. Ma la potenza della bufera che si è abbattuta su Borore non ha risparmiato neanche i pali della luce lungo la strada per San Gavino nè il cimitero. Gli operai del Comune sono dovuti intervenire per mettere l’area in sicurezza. Mattinata di lavoro anche per i dipendenti dei cantieri comunali e forestali che hanno ripulito le strade da foglie e rami.

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