La Nuova Sardegna

Nuoro

Tepilora sicuro con la mappa dei rischi

Tepilora sicuro con la mappa dei rischi

Al via un progetto targato Legambiente per la prevenzione dei pericoli naturali

31 ottobre 2018
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POSADA. «Acqua e fuoco, dalle cicatrici del passato la mappa per un futuro al riparo dai rischi nel parco di Tepilora». Questo il titolo del piano che Legambiente Sardegna intende realizzare nell’area protetta con il partenariato del parco e i coinvolgimento attivo dell' agenzia Forestale, dei responsabili e ragazzi del gruppo Scout Posada1 e dell'Università di Cagliari. Grazie a un contributo di 127mila euro, a breve partirà il progetto per mettere a disposizione una “cassetta di attrezzi”, materiali e immateriali, orientata al rafforzamento delle funzionalità ecologiche e al potenziamento dei presidi di prevenzione, al coinvolgimento delle comunità, all’incremento della condivisione delle conoscenze.

Il progetto, che insiste nell’area del Parco naturale regionale di Tepilora, si propone di intervenire sulle tematiche del dissesto idrogeologico e in particolare, sui fenomeni di esondazione ed erosione del territorio causati dall'abbandono colturale e dalla riduzione della capacità di gestione selvicolturale. L’idea è di potenziare l’operato sinergico e cooperativo dei soggetti competenti in materia di prevenzione dei rischi e restituire alla comunità del parco un ruolo attivo e duraturo di cura e presidio del territorio.

Nello specifico si interverrà nelle macro aree d’intervento con il il rafforzamento delle funzionalità ecologiche dalla rimozione dei detriti alla ricostruzione della vegetazione autoctona, previsti anche interventi di contenimento del calpestio con la realizzazione di camminamenti protetti e realizzazione di staccionate.

In programma anche la mappatura del territorio con un’analisi temporale delle modifiche della componente geologica, geomorfologica, idrogeologica e il coinvolgimento attivo delle comunità attraverso percorsi didattici, workshop, campi di volontariato, escursioni, eventi e manifestazioni. Si prevede infine di potenziare la collaborazione tra i soggetti competenti in materia di prevenzione dei rischi e le comunità locali potenziando i presidi informativi e, più in generale, la consapevolezza sui comportamenti individuali. Nel complesso si intende monitorare circa 350 ettari di parco ricadente nei quattro comuni baroniesi, realizzare dieci interventi di prevenzione e tutela con il coinvolgimento di oltre venti volontari e una cinquantina di cittadini. (s.s.)



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