Tortolì ricorda l’alluvione del 1993
Un quarto di secolo dall’esondazione che causò danni per 40 miliardi di lire
31 ottobre 2018
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TORTOLÌ. È passato esattamente un quarto di secolo dalla grande alluvione, causa l’esondazione del Rio Foddeddu, che colpì Tortolì-Arbatax alle 17.30 di domenica 31 ottobre 1993. Solo per fortuna non si registrano delle vittime, soprattutto fra gli anziani che vivevano da soli nella zona del centro storico (vedasi anche Concia) considerato che il picolo fiume che attraversala cittadina straripò, in primis nella zona all’altezzadella cattedrale Sant’Andrea.I danni, come spiegò l’allora sindaco sardista Giorgio Ladu, furono di oltre 40 miliardi di vecchie lire: la cittadina e la frazione vennero mese in ginocchio da quella spaventosa alluvione Dopo 25 anni chiunque abbia vissuto quel terribile pomeriggio, continua a tenerlo indelebile nella propria mente Quella domenica pomeriggio, già mentre l’Us Tortolì disputava una partita di prima categoria nel campo di calcio di Zinnias, il cielo era scurissimo e iniziò a piovere in maniera impressionante dalle 14,20. La campata del vecchio Ponte di ferro venne bloccata da alberi, canne, e decine di tonnellate di detriti provenienti dalle zone distanti diversi chilometri, a monte dell’abitato. Il Rio Foddedu esondò e Tortolì-Arbatax venne allagata: l’acqua nella via Umberto e in gran parte del viale Monsignor Virgilio, nel quartiere Zinnias, così come a Is Cogottis e Porto Frailis, superò i 70 centimetri. Nella via Umberto e nel viale monsignor Virgilio, si vedevano i grandi cassonetti in metallo che si utilizzavano allora, galleggiare fra le autovetture sommerse dall’acqua e dai detriti. Il festival “Rocce Rosse & Blues”, che si doveva tenere al teatro tenda di Zinnias, venne sospeso e qualche artista suonò all’hotel Victoria. Ma i danni furono ingenti: l’allora sindaco Giorgio Ladu (ex segretario nazionale del Psd’Az) parlò di oltre 40 miliardi di vecchie lire. (l.cu.)
