La Nuova Sardegna

Nuoro

Un ponte di amicizia tra la città e Firenze nel segno dello sport

di Luca Urgu

Tappa barbaricina per il gruppo toscano Rolling Dreamers Gli atleti di triathlon rinsaldano il rapporto con TriNuoro 

31 ottobre 2018
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NUORO. Un ponte di solidarietà e amicizia tra Nuoro e Firenze contro qualsiasi barriera. Lo sport poi come testa d’ariete per abbattere i muri che si incontrano nel cammino e favorire nei fatti quell'integrazione troppe volte sbandierata ma che così diventa pura realtà. Per fare capire che poche cose sono davvero impossibili se i protagonisti hanno volontà di ferro, muscoli d’acciaio e un cuore d'oro. Ha fatto tappa in città il gruppo fiorentino dei Rolling Dreamers, atleti di triathlon che prima di raggiungere nel fine settimana Santa Margherita di Pula per le gare del Challenge Sardinia, tappa del circuito internazionale hanno rinnovato il patto di amicizia con gli atleti della TriNuoro. Compagine nata tre anni fa che oggi conta una cinquantina di tesserati nell’impegnativa disciplina che prevede corsa, nuoto e ciclismo. In squadra tra i nuoresi anche Elisabetta Corridori, quarta assoluta e prima tra le italiane nella competizione del Fort Village. Tra gli iron men dei Rolling Dreamers anche Oumar Sylla e Fabrizio Caselli. Il primo è un rifugiato politico scappato dalla nuova Guinea e arrivato in Italia arrivato con un barcone. Un percorso di riscatto ottenuto grazie al triathlon, che gli ha permesso di inserirsi nel mondo dello sport e di trovare un lavoro. Una bella storia trasmessa anche da Sky sul canale Icarus. Caselli è invece un atleta paralimpico (gareggia con una carrozzina apposita e una bici speciale) di grande valore che domenica a Santa Margherita ha chiuso la sua prima “lunga” coprendo le tre discipline del triathlon con ottimi tempi. Un team fondato da Andrea Gelli e Matteo Venzi e supportato dal coach Luca Zaina.

Per i Rolling Dreamers la tappa nuorese era d’obbligo. Era prevista una sgambata in bici lungo i tornanti della Nuoro-Orune. Una deviazione pre gara imposta da uno di loro, Federico Perna, atleta-medico chirurgo, che ha lavorato per cinque anni all'ospedale San Francesco di Nuoro. Qui ha conosciuto la compagna Valentina Scanu e stretto amicizia con il triatleta nuorese Manuel Pinna e il codice dell'ospitalità nuorese che non consente sgarri. Concetti chiarissimi al chirurgo ora tornato nella sua Firenze per organizzare un terzo tempo in stile barbaricino con arrosti fumanti e vino corposo. Ai fornelli il team di altre specialità (maialetto, pecora in umido e cannonau) guidato dal suocere Tonino. Un appuntamento per rinsaldare a tavola nel classico terzo tempo amicizie e affinare strategie in vista della competizione. Una ricetta che funziona visti i risultati lusinghieri portati a casa dalle due società. Che si sono già date appuntamento in Toscana per la rivincita a bistecche e Chianti.

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