La Nuova Sardegna

Nuoro

Padre padrone condannato per violenza in famiglia

Padre padrone condannato per violenza in famiglia

La sentenza di primo grado è stata confermata dai giudici della corte di Cagliari  L’uomo dovrà scontare 7 anni e 6 mesi per gli abusi inflitti alla moglie e ai figli

01 novembre 2018
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LANUSEI . L’accusa era di quelle infamanti, soprattutto per un padre di famiglia: aver maltrattato per una vita i suoi due figli e aver usato violenza sessuale contro la moglie. Ed ora che è stata ritenuta fondata e in primo grado dal tribunale di Lanusei e, il 17 ottobre scorso, anche dalla corte d’Appello di Cagliari, l’imputato, un uomo di un paese ogliastrino dovrà scontare 7 anni e sei mesi di reclusione. Pena ridotta rispetto ai 9 anni comminati nel primo grado di giudizio. Secondo la tesi accusatoria della Procura di Lanusei guidata da Biagio Mazzeo, l’uomo, difeso in primo grado dall’avvocato Marcello Caddori e in appello dal collega Paolo Demuro, per 20 anni ha tenuto i familiari in un perenne stato di umiliazione. Tra le altre cose – secondo la ricostruzione accolta dai giudici di primo e secondo grado – pretendeva che lavorasse solo la moglie. I soldi incassati dalla donna finivano poi nelle tasche del marito. I maltrattamenti, sempre secondo la ricostruzione sono stati i più vari, con minacce e insulti. In diverse occasioni ci sarebbero state persino delle percosse con la cintura. Talvolta avrebbe costretto i familiari a dormire per terra per umiliarli. Il fatto più impressionante tra quelli emersi nel processo è che gli insulti più pesanti l’uomo li rivolgesse contro il figlio più debole. Nei confronti della moglie avrebbe continui episodi di violenza sessuale. L’uomo a fronte del diniego di avere rapporti sessuali minacciava di andare in escandescenza e di svegliare i figli. Quest’ultima condanna apre un doloroso squarcio sulla realtà delle violenze che si consumano in famiglia Di recente proprio la Procura ogliastrina ha sottoscritto un protocollo d’intesa al quale hanno aderito il Centro antiviolenza di Tortolì, la Caritas della Diocesi di Lanusei, la Questura di Nuoro, l’Arma dei carabinieri e l'Unione dei Comuni del Nord Ogliastra per contrastare l’odioso fenomeno della violenze sulle donne. Mazzeo ha assicurato una «speciale attenzione ai reati di genere, impegnandosi a prevedere una corsia preferenziale per questi reati. «I procedimenti – ha assicurato il procuratore – saranno seguiti in modo continuativo, con particolare attenzione alla tutela delle vittime». (g.f.)

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