La Nuova Sardegna

Nuoro

«Saipem, manca il lavoro ma si fa l’alternanza»

di Lamberto Cugudda
«Saipem, manca il lavoro ma si fa l’alternanza»

Uilm contro i vertici di Arbatax: distolgono l’attenzione dai problemi reali con i progetti scolastici

01 novembre 2018
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ARBATAX. Nel sito operativo Intermare fabrication yard della Saipem, ci sono lavorazioni soltanto per quattro mesi, ovvero fino a febbraio del prossimo anno. A sostenerlo è la Uilm-Uil territoriale Nuoro Ogliastra. Per l’organizzazione sindacale dei metalmeccanici le difficoltà dello stabilimento – specializzato nella realizzazione di impotenti piattaforme offshore per la ricerca petrolifera marina) ubicato a bocca di porto ad Arbatax non cessano «e le prospettive di lavoro risultano assenti, anche se da altre parti si registrano acquisizioni di nuovi contratti». E mentre lo stabilimento di Arbatax tocca il suo minimo storico sull’operatività, sull’organizzazione e sulle prospettive, Saipem decide di concedere al territorio ogliastrino una nuova opportunità inaugurando un progetto scuola lavoro con gli istituti tecnici Iti e Ianas di Tortolì. L’iniziativa lascia perplessa la Uilm territoriale, che parla di un’iniziativa encomiabile «ma Saipem può già dare risposte al territorio e lo potrebbe fare risolvendo la crisi dello stabilimento, assegnando una commessa al sito: d’altronde l’orizzonte temporale per quei 90 lavoratori, non va oltre febbraio 2019».

Ma c’è di più, perché a tal riguardo «le perplessità sulla efficacia dell’iniziativa in questo momento storico, sono più che motivate quando si assiste alla continua sterilizzazione della formazione fatta internamente; l’azienda non capitalizza la formazione, licenziando il personale specializzato con oltre quattro anni di esperienza». Per la Uilm Nuoro Ogliastra, i dubbi e le perplessità però aumentano se si vanno ad analizzare i contesti in cui la società ha utilizzato i protocolli della formazione scuola lavoro.

«Piacenza e Lecce – viene specificato dal sindacato di categoria dei metalmeccanici aderenti alla Uil – sono stati destinatari di tali iniziative. Bisogna anche ricordare per completezza che a Piacenza è stata chiusa la base di Cortemaggiore, e in Puglia ci sono particolari problemi sulla esecuzione del progetto Tap. Questo per rimarcare che tali iniziative vengono utilizzate quando la società deve spostare l’attenzione dai veri problemi».

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