La Nuova Sardegna

Nuoro

Lotta al cancro in nome di Giampiera

di Alessandra Porcu
Lotta al cancro in nome di Giampiera

Macomer, successo per la serata di beneficenza. L’incasso ad Airc e hospice

02 novembre 2018
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MACOMER. Ci sono voluti mesi di impegno e duro lavoro perché tutto, alla fine, fosse come Giampiera Fozzi lo avrebbe voluto. Lei, moglie, mamma e lavoratrice instancabile, è stata anche e soprattutto una “guerriera”. Così la racconta chi le ha voluto bene e chi, come la sorella Caterina, le è stata accanto fino all'ultimo istante. Dopo una battaglia lunga e faticosa Giampiera ha dovuto, suo malgrado, arrendersi. Il tumore non le ha lasciato scampo. «Se l'è portata via il 26 dicembre 2016. Aveva 47 anni», sussurra Caterina. «È vero, Giampiera fisicamente non è più con noi ma il suo spirito si. La sua voglia infinita di vivere ci dà l'energia per andare avanti e diffondere il suo messaggio». «Messaggio che equivale a un testamento», aggiunge il dottor Silvio Tanda primario del reparto di Chirurgia al “Mastino” di Bosa. «Giampiera non si dava per vinta. La lucida consapevolezza di essere in uno stadio terminale non le ha mai tolto il sorriso e neppure la voglia di aiutare la ricerca sul cancro. Non ho mai visto, in tanti anni di professione una paziente così». Questa “combattente”, in modo inconsapevole, è diventata un esempio per i familiari, gli amici, i medici e per chi come lei sta affrontando la malattia. Per questo lo scorso 27 ottobre nel centro polifunzionale di Macomer, dov'è nata e vissuta, c'è stata una grande festa in suo onore. Una serata di beneficienza il cui ricavato verrà devoluto all'Associazione italiana per la ricerca sul Cancro e all'hospice di Nuoro. «Grazie alla generosità degli oltre 400 invitati – sottolinea Caterina – " abbiamo raccolto diverse migliaia di euro e il merito è tutto di Giampiera e del suo inno alla vita». Così Macomer si è riscoperta città generosa e solidale, capace di unirsi per dare speranza a chi, grazie alla scienza, potrà continuare a vivere, a combattere e a sognare un futuro. «Giampiera amava la musica – aggiunge sua sorella– , proprio quella che ha fatto da colonna sonora al Memorial “Nel blu”». Una decina le bands che si sono esibite gratis: dai Santafè alla Banda Mescal, passando la Max Blues Band, i Vinil3 e l'One Man Band di Francesco Piu. «Sono stati meravigliosi, così come i Fedales di Giampiera della leva del '68 che, insieme agli sponsor, hanno contribuito alla riuscita dell'evento», sottolinea Caterina. «Anche il Barbanera Lounge Bar ha devoluto l'incasso a favore della ricerca. Sono senza parole . È stato impegnativo e faticoso arrivare fino a qui ma, grazie a tanti amici, ci sono riuscita. Ora più di prima continuerò a impegnarmi per realizzare il sogno di mia sorella Giampiera».

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