Protezione civile e barracelli a scuola
Posada, intensificato il servizio dopo l’investimento del bambino di sei anni
02 novembre 2018
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POSADA. In assenza del vigile urbano, saranno i barracelli e i volontari della Protezione civile comunale a garantire l’accesso a scuola in sicurezza ai bambini che frequentano le scuole materne di via Vittorio Veneto e le primarie di via Amendola.
Dopo le proteste e le polemiche scaturite in seguito all’investimento di un bimbo di sei anni che qualche giorno fa era stato travolto sulle strisce pedonali in via Gramsci a poche decine di metri dall’istituto scolastico, l’amministrazione comunale corre ai ripari. Vista l’impossibilità di utilizzare tutti i giorni gli agenti della polizia municipale (a Posada c’è una sola figura in pianta organica che peraltro in questi giorni è in ferie), l’amministrazione si avvarrà della collaborazione delle due associazioni che si occupano di controllo e messa in sicurezza del territorio.
Dall’altro ieri quindi, sia nell’incrocio tra via Vittorio Veneto, in quello di via Deledda e di fronte all’edificio dell’asilo, stazionano i volontari che muniti di paletta provvedono a fermare le auto per permettere, in prossimità delle strisce pedonali, di far attraversare in tutta sicurezza mamme e bambini.
«In assenza della figura del vigile – spiega il vicesindaco Giorgio Careddu – utilizzeremo i barracelli e le mamme entrate a far parte della Protezione civile. Saranno loro a portare avanti il servizio perlomeno sino a quando riusciranno a coprire i vari turni. Stiamo valutando – aggiunge l’amministratore comunale – anche il posizionamento delle bande rumorose ma, innanzitutto, sta ai conducenti dei veicoli tenere una condotta di guida sicura e prestare particolare attenzione ne rispetto dei limiti di velocità imposti all’interno del paese».
Prima dell’estate il responsabile alla viabilità comunale, sempre per dare maggiore sicurezza ai pedoni, aveva fatto posizionare dei segnali luminosi per avvisare a distanza gli automobilisti della presenza degli attraversamenti pedonali in via Gramsci, Vittorio Veneto e Nazionale. (s.s.)
Dopo le proteste e le polemiche scaturite in seguito all’investimento di un bimbo di sei anni che qualche giorno fa era stato travolto sulle strisce pedonali in via Gramsci a poche decine di metri dall’istituto scolastico, l’amministrazione comunale corre ai ripari. Vista l’impossibilità di utilizzare tutti i giorni gli agenti della polizia municipale (a Posada c’è una sola figura in pianta organica che peraltro in questi giorni è in ferie), l’amministrazione si avvarrà della collaborazione delle due associazioni che si occupano di controllo e messa in sicurezza del territorio.
Dall’altro ieri quindi, sia nell’incrocio tra via Vittorio Veneto, in quello di via Deledda e di fronte all’edificio dell’asilo, stazionano i volontari che muniti di paletta provvedono a fermare le auto per permettere, in prossimità delle strisce pedonali, di far attraversare in tutta sicurezza mamme e bambini.
«In assenza della figura del vigile – spiega il vicesindaco Giorgio Careddu – utilizzeremo i barracelli e le mamme entrate a far parte della Protezione civile. Saranno loro a portare avanti il servizio perlomeno sino a quando riusciranno a coprire i vari turni. Stiamo valutando – aggiunge l’amministratore comunale – anche il posizionamento delle bande rumorose ma, innanzitutto, sta ai conducenti dei veicoli tenere una condotta di guida sicura e prestare particolare attenzione ne rispetto dei limiti di velocità imposti all’interno del paese».
Prima dell’estate il responsabile alla viabilità comunale, sempre per dare maggiore sicurezza ai pedoni, aveva fatto posizionare dei segnali luminosi per avvisare a distanza gli automobilisti della presenza degli attraversamenti pedonali in via Gramsci, Vittorio Veneto e Nazionale. (s.s.)
