La Nuova Sardegna

Nuoro

Tertenia dichiara guerra alla dipendenza dal gioco

di Lamberto Cugudda
Tertenia dichiara guerra alla dipendenza dal gioco

L’ordinanza del sindaco Murgia fissa in 300 metri la distanza tra sale e scuole Cresce l’allarme in paese: «La ludopatia è diventata una malattia sociale»

02 novembre 2018
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TERTENIA. Il Comune di Tertenia dichiara guerra alla ludopatia. Grande è il rischio, soprattutto per i più giovani, di cadere nella dipendenza dal gioco e di rovinarsi con i vari videogiochi e slot machine che sono installati nei bar e negli altri locali. E così, il sindaco Giulio Murgia, ieri ha emesso un’ordinanza che entrerà in vigore lunedì prossimo per determinare le distanze minime dai «luoghi sensibili» per l’utilizzo degli apparecchi da gioco.

Nel provvedimento, che riguarda un paese dove la media pro capite delle giocate nei 30 apparecchi installati (pari a 7,6 per ogni mille abitanti) nel 2017 è di 377 euro, è normata anche l’ubicazione di sale da gioco e sale scommesse e gli orari. Per quanto attiene il primo punto, ovvero la determinazione delle distanze dai luoghi sensibili, queste dovranno essere seguite solo da eventuali nuovi locali, mentre gli orari riguardano anche i locali già in attività. Che registrano un incremento delle giocate. «Il gioco d’azzardo patologico – evidenzia nell’ordinanza il primo cittadino – è ormai inquadrato come una malattia sociale nell’ambito delle dipendenze patologiche, al pari delle dipendenze da droghe e da alcool ed è caratterizzato da sintomi clinicamente rilevabili, quali la perdita del controllo sul proprio comportamento e la coazione a ripetere». E per evitare tutto ciò «è vietata, fino all’entrata in vigore di apposite disposizioni regionali comunali, l’apertura di sale da gioco, sia tradizionali che Vlt, e di spazi per il gioco o l’installazione di apparecchi a meno di 300 metri da scuole di qualsiasi ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative e sportive frequentate principalmente dai giovani, o da strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale». L’ordinanza passa quindi a normare orari di esercizio delle sale gioco autorizzate. «Questi sono dalle 6 alle 8, da mezzogiorno alle 15 e dalle 17 alle 20 di tutti i giorni, compresi i festivi». Stessi orari, e sempre tutti i giorni, anche per quanto attiene gli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro «collocati negli esercizi autorizzati ex articolo 86 del Tulps (bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, circoli ricreativi, ricevitorie lotto e altri) e negli esercizi autorizzati ex articolo 88 del Tulps (agenzie di scommesse, sale bingo, sale Vlt, e altri)». E ancora, il sindac stabilisce che «gli apparecchi di cui sopra, nelle ore di sospensione del funzionamento, devono essere spenti tramite l’apposito interruttore elettrico di ogni singolo apparecchio e essere mantenuti non accessibili». L’ordinanza precisa che in tutti gli esercizi in cui sono installati apparecchi da gioco in denaro, il titolare della relativa autorizzazione di esercizio, o titolo equivalente, è tenuto ad osservare, oltre a quanto sopra indicato, anche altre disposizioni. «Vi è l’obbligo – si legge ancora – di esposizione di un apposito cartello, in luogo ben visibile al pubblico, contenente in caratteri evidenti formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro, nonché le altre prescrizioni previste dalla legge».

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