La Nuova Sardegna

Nuoro

Borore commemora i caduti

di Alessandra Porcu

In una mostra gli scatti delle vittime della Grande Guerra

04 novembre 2018
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BORORE. Borore celebra il centesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale e lo fa attraverso una serie di iniziative. Il 2 novembre nell’ex mercato civico è stata inaugurata la mostra fotografica che, scatto dopo scatto, racconta l’esperienza al fronte vissuta da decine di uomini del paese. «Avevano tutti tra i 20 e i 40 anni. Tanti erano mariti e padri e in 51 non hanno fatto ritorno a casa», sottolinea Giuseppe Cau. Lui, ex insegnante di lettere e ideatore dell’evento, ha raccolto numerose testimonianze nel libro “Bororesi in guerra. Dal Risorgimento alla Seconda Guerra Mondiale”, pubblicato nel 2003. Oggi, a distanza di tempo, alcuni di quei racconti di vita vissuta sono il filo conduttore dell’omonima mostra. Appesi alla pareti della grande ex sala mercatale si potranno ammirare fino al prossimo 5 novembre, e su richiesta fino a sabato 10, gli scatti che ritraggono i giovani soldati. Tra i bororesi nati nel 1923 e 1924 e inviati per il Car nelle caserme perugine di Fortebraccio e Regina Margherita, furono diversi quelli che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 rifiutarono di giurare fedeltà ai tedeschi e alla Repubblica di Salò. Questo valse loro un congedo illimitato. Senza meta e senza cibo iniziarono a vagare per il Paese vivendo in condizioni di precarietà. Vennero soprannominati gli “sbandati”, tra loro c’erano Giuseppe Moro, Giuseppe Cau e Raffaele Ghisu. Nello stesso periodo i compaesani Francesco Pilu e Pinuccio Cau pensando di poter sfuggire ai tedeschi decisero di arruolarsi con i “repubblichini” della Repubblica di Salò. Poco dopo, per non essere deportati in Germania, si unirono ai Partigiani della 15esima Brigata Garibaldi di stanza a Cuneo. Ognuna delle 200 fotografie esposte, racchiude una storia unica e allo stesso tempo simile. «Le testimonianze dei superstiti e dei familiari dei soldati ormai scomparsi – afferma Giuseppe Cau, – devono servire a non dimenticare ciò che è stato e che non deve più essere». Proprio per questo ieri si è scelto di proiettare, sempre nell’ex mercato civico, il film “La Grande Guerra” con Vittorio Gassman e Alberto Sordi. Domenica 4 novembre dopo la messa, alle 12, in programma la commemorazione dei caduti e alle 18 nel Salone di Don Gianni lo spettacolo teatrale “Sa Gherra non est unu giocu”. Scritto da Giuseppe Cau sarà interpretato dalla compagnia “Cantos e Cosas”. Le iniziative sono promosse dall’Associazione pensionati di Borore, in collaborazione con l’Associazione Combattenti e Reduci e col patrocinio del Comune di Borore.

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