La Nuova Sardegna

TORPÈ. «Si aspetta forse che ci scappi il morto per intervenire in una strada pericolosissima che al primo temporale diventa una piscina»: lo ripete un automobilista che la sera scorsa, nella zona di Binzarena con la sua auto è entrato in acquaplaning a causa del fondo stradale allagato. Una sbandata è poi l’uomo è riuscito a correggere la traiettoria e a fermarsi ma lo spavento è stato grande. Si continua a viaggiare tra i pericoli, dunque, nella strada provinciale 24 che da La Caletta porta all’abitato di Torpè, e a nulla sono serviti gli appelli dei due sindaci: quello di Posada Roberto Tola e il suo collega Omar Cabras. La Provincia fa orecchie da mercante e nessun finanziamento è previsto per mettere in sicurezza un arteria ad alta densità di traffico visto che è quella che dalla quattro corsie Nuoro-Olbia, porta verso le spiagge baroniese e le strutture turistiche di Orosei. Gli interventi degli ultimi anni si limitano alla pulizia delle cunette e null’altro, sulla carreggiata sono presenti fossati in cui si rischia di lasciarci cerchioni e braccetti , mentre nessuno ha ripulito da fango e detriti il tratto vicino ai due svincoli per San Giovanni. Per non parlare poi dei pericoli a transitare nella zona di Ludu dove il fango invade la carreggiata ad ogni minimo acquazzone. Da segnalare anche il frequente allagamento del sottopasso in direzione di Posada ma soprattutto, la pericolosità del tracciato tra il cimitero di Torpè e l’agriturismo Su Frau. «Non sappiamo se per errori progettuali o per il tipo di materiale usato la strada dopo un intervento che doveva essere di miglioramento è presto diventata impraticabile con profonde voragini e asfalto che si stacca in continuazione»: a seguito del mancato deflusso delle acque meteoriche il transito in quella strada è sempre più pericoloso» dice il sindaco di Torpè. «Anche con piogge poco intense, una corsia e buona parte della seconda sono praticamente intransitabili. Il pericolo è maggiore la notte quando la situazione di pericolo è impercettibile. Mi dispiace dirlo – continua Cabras – che se lo stato delle cose dovesse permanere, non passerà molto tempo prima che accada qualche grave incidente stradale. Rinnoviamo con forza la richiesta alla provincia affinché intervenga con lavori risolutivi per eliminare alla radice il problema”. Richiesta reiterata anche da Tola: «Siamo consapevoli delle difficoltà economiche la provincia ma qui si sta parlando della salvaguardia di vite umane, i soldi per mettere in sicurezza la strada bisogna trovarli». (s.s.)