La Nuova Sardegna

Nuoro

ABzero, la “smart capsule” che salva la vita

ABzero, la “smart capsule” che salva la vita

L’ideatore dei mezzi abilitati al trasferimento di sangue e organi è un giovane architetto ogliastrino

05 novembre 2018
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LOTZORAI. La tecnologia al servizio della medicina. È per metà ogliastrina l’idea progettuale che ha portato alla realizzazione dell’unico drone abilitato al trasporto di sangue, emoderivati e organi. Andrea Cannas, architetto di Lotzorai con laurea alla Sapienza di Roma e il suo socio Giuseppe Tortora, ingegnere con dottorato alla Sant’Anna di Pisa, hanno progettato e brevettato il sistema che rappresenta una novità assoluta nel panorama italiano. ABzero, questo il nome del sistema inaugurato di recente nell’ospedale Cisanello di Pisa, dove ha sede la società dei due giovani progettisti, consente di trasportare velocemente plasma e organi monitorando nel contempo la qualità del bene trasportato. «ABzero – dice Cannas – si differenzia dai sistemi tradizionali di trasporto del sangue perché unisce i vantaggi del trasporto aereo mediante droni, velocità e priorità, alla salvaguardia degli aspetti economici». La novità dei droni ABzero è rappresentata da una speciale capsula intelligente, il cuore del progetto. «La smart capsule – spiega l’inventore del sistema – è in grado di contenere sostanze delicate e deteriorabili, come sono appunto il sangue, emoderivati ed organi, secondo la normativa nazionale sangue ma anche farmaci particolarmente suscettibili alle variazioni di temperatura durante il trasporto come i vaccini». Notevoli i vantaggi: con i droni ABzero dei due giovani ricercatori i tempi di consegna sulle brevi distanze e sulle medie distanze (fino a 40 –70 chilometri ) si riducono sino all’80 per cento e possono avere una capacità di carico fino a 4 chilogrammi ma possono aumentare «Grazie a queste caratteristiche è possibile trasportare 10 o più sacche di sangue o emoderivati, medicine o attrezzature» dice Cannas che aggiunge: «il progetto, nel cassetto da tempo e sviluppato negli ultimi mesi, prende spunto da una vicenda singolare: l’utilizzo di piccioni viaggiatori per il trasporto tra ospedali. Noi abbiamo modernizzato il concetto». Attualmente l’unico mezzo di trasporto per sangue tra strutture situate a media distanza è l’automobile ma il principale problema è rappresentato dal traffico e dagli ingorghi che rallentano le consegne. L’uso dell’elicottero è invece economicamente svantaggioso, con lunghi tempi per il decollo e l’atterraggio. I droni con le smart capsule sono dunque la migliore soluzione possibile. Cannas e il suo socio credono in questa iniziativa e dopo aver fatto partire la start up in Toscana si preparano a sviluppare l’idea, Nei loro progetti futuri c’è quello di aprire una seconda sede operativa in Molise che vedrà la luce grazie al Piano operativo regionale. C’è poi un sogno nel cassetto: aprire una sede in Ogliastra.

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