La Nuova Sardegna

Nuoro

La pioggia disturba le Cortes di Desulo ma non ferma la folla

di Giovanni Melis
La pioggia disturba le Cortes di Desulo ma non ferma la folla

Nonostante il vento e il temporale tante presenze in paese “Montagna produce” chiude tra castagne, cultura e folk

05 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





DESULO. Si è conclusa ieri l’edizione 2018 di Montagna produce, caratterizzata dallo straordinario maltempo che ha causato anche diversi danni agli espositori. Nella notte tra ieri e avant’ieri, una tromba d’aria ha investito gazebo e bancarelle collocati per strada. Le strutture sono state sollevate e scaraventate lungo la via principale. Ingenti i danni per gli espositori. Maltempo che comunque non ha fermato l’arrivo dei visitatori; nonostante temporali e venti proibitivi, la forte concorrenza degli eventi vicini e lontani, Desulo continua ad essere evento capace di richiamare i turisti.

Ieri chiusura in grande stile con esposizioni aperte, eventi itineranti con i cori polifonici e il grande festival dei suonatori, diretto da Paride Peddio, che ha visto alternarsi una trentina di virtuosi dello strumento e l’esibizione del gruppo Brinca a concludere una lunga serata folk.

E’ una montagna che vuole resistere, nonostante le difficoltà di spostarsi, fare impresa e l’isolamento geografico e della rete internet. Ostacoli che comunque non spaventano le piccole imprese locali che per montagna produce hanno cercato di mostrare il meglio di se. I segnali di vita comunque ci sono e sono confortanti. A partire dalle prospettive per i vari settori. A partire da quello della castanicoltura. Se ne è parlato al mattino nella giornata informativa intitolata Multifunzionalità e valorizzazione del castagno, organizzata dall’agenzia regionale Laore, dall’università di Nuoro e dal comune di Desulo. Si è partiti dall’analisi della situazione attuale, descrivendo qualità del bosco e potenziale produttivo, approfondendo su quelli che potrebbero essere i prodotti su cui investire. Dalle farine di castagno, all’uso del castagno a fini dolciari e infine come bevande, birra e spiriti. Ciriaco Loddo è stato chiaro; «Il settore abbisogna di interventi e di convinzione da parte di chi vi opera. Ma le prospettive sono tantissime».

Laore è a supporto degli agricoltori, con il tuo apparato di animazione culturale e divulgativo. Servono quindi i progetti, che devono comunque partire dal basso. Ovvero dagli operatori che devono dare un nuovo connotato alla coltivazione del castagno. Per gli esperti il bosco va curato e coltivato con metodi razionali, intervenendo anche con innesticolturali; pratica che anni fa, col cosiddetto piano castagno ha dato i suoi risultati. Ma ora occorre il salto di qualità, per il quale serve l’intervento dell’università. E su questo le facoltà di agraria di Sassari e scienze forestali a Nuoro hanno formato tanti giovani che hanno le competenze da investire in questo settore.

E non solo la significativa presenza dei docenti, Gianni Battaccone e Fabio Madau, del dipartimento di agraria dell’Università di Sassari testimonia un impegno che l’ente formativo per eccellenza non vuole trascurare la montagna. Fabrizio Mureddu, commissario del consorzio Universitario Nuorese, ha esposto i risultati raggiunti e lanciato un appello «ad investire in una corretta cultura di valorizzazione e sfruttamento della montagna. I saperi e le competenze acquisite possono essere un investimento per il futuro del territorio». Sul fronte della politica un impegno specifico è arrivato dal deputato Salvatore Deidda, che dopo aver ringraziato il sindaco Gigi Littarru per l’invito ha assicurato il suo personale impegno presso il parlamento «perché ci si accorga che in Sardegna esiste una montagna vitale che abbisogna di sostegno progettuale ed economico. Alla montagna serve un riconoscimento di specialità, sia per il commercio che per indurre i cittadini a viverci». Sul fronte eventi collaterali, a avuto un grande successo Sardegna in festa, diretta e presentata da Giuliano Marongiu e concorso di cake design che ha coinvolto esperti e studenti di mezza Sardegna. Molto visitato anche il museo multimediale Montanaru..

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative