La Nuova Sardegna

Nuoro

La differenziata? Finisce a Macchiareddu

di Giulia Serra
La differenziata? Finisce a Macchiareddu

Macomer, con l’impianto di selezione di Tossilo chiuso i rifiuti inviati a Cagliari

08 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Percorreranno ben 146 chilometri per giungere alla nuova destinazione e partiranno proprio da quella cittadina del centro Sardegna dove il dibattito sulla gestione dei rifiuti infiamma da anni gli animi, vista la presenza in loco dell’inceneritore di Tossilo e la costruzione, ex novo, del nuovo impianto che brucerà 60 mila tonnellate di rifiuti all’anno. Loro sono gli imballaggi misti, ovvero il vetro e le lattine di alluminio derivanti dal sistema di raccolta differenziata di Macomer, il cui esercizio è stato aggiudicato nel 2014 dalla Ciclat Ambiente di Ravenna e la cui gestione è affidata alla associata Ambiente Italia. La selezione dei rifiuti valorizzabili prenderà la strada che li porterà da Macomer sino alla zona industriale di Macchiareddu, dove si trova l’impianto della Eco San Sperate, società cooperativa che si occupa della ricezione e della lavorazione di alcune porzioni dei rifiuti urbani e che ha presentato al Comune l’offerta più vantaggiosa per il ritiro di quelli macomeresi. La decisione, si legge nella determina del settore tecnico, rientra nelle iniziative che il Comune, in accordo con la ditta Ambiente Italia, vogliono intraprendere per migliorare la raccolta differenziata e che porterà in dote un vantaggio economico per l’ente e ricadute positive per il riconoscimento della premialità da parte della Regione. La cooperativa di San Sperate ha offerto 22 euro più Iva per ogni tonnellata di rifiuto conferito nel sua piattaforma. Il viaggio fino a Macchiareddu è a carico del Comune di Macomer.

Iniziativa lodevole la differenziata, peccato che gli imballaggi dovranno attraversare mezza Sardegna per giungere a destinazione quando invece avrebbero potuto percorrere pochi chilometri per giungere alla piattaforma della Tossilo dove, da ben quattro anni, c’è un impianto di selezione meccanica che avrebbe dovuto trattare plastica, alluminio e materiali ferrosi. Finanziato dalla Regione, costato circa 1 milione di euro, non è mai entrato in funzione.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative