La Nuova Sardegna

Nuoro

Viveva tra gli escrementi un esposto in Procura

di Giusy Ferreli
Viveva tra gli escrementi un esposto in Procura

La denuncia riguarda un’anziana malata e da tempo abbandonata a sé stessa  Nella casa è stato trovato di tutto: dalle uova marce alla pasta scaduta nel 2012

08 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Quando dopo qualche insistenza è riuscita ad entrare in quell’appartamento non voleva credere ai suoi occhi. La dottoressa Roberta Barabino, incaricata dal tribunale di Nuoro di seguire il caso di un’anziana in difficoltà, per un momento ha pensato di essere stata catapultata in un film dell’orrore. In quella casa in centro città, che in altri tempi era stata un bell’appartamento signorile arredato con cura, la proprietaria, una donna 80enne con gravi problemi di salute (demenza senile e una brutta forma di cirrosi epatica) trascorreva la sua esistenza tra spazzatura e escrementi. Da anni abbandonata a se stessa.

La donna, nonostante l’esistenza di parenti anche stretti che spesso andavano a trovarla, viveva in condizioni impossibili da accettare in una paese che vuole definirsi civile. Condizioni disumane che nei giorni scorsi hanno indotto Barabino a presentare un dettagliato esposto in Procura. Nella relazione non mancano particolari raccapriccianti, corredati da fotografie che fanno venire la pelle d’oca. E che fanno presupporre l’apertura di un’inchiesta da parte della magistratura nuorese. Il racconto shock della situazione in cui si trova la donna viene messe nero su bianco e diventa e diventa un esposto . Quando a fine settembre assume l’incarico, Barabino si presenta a casa dell’anziana signora che viene trovata in condizioni pietose, «sporca, piena di pidocchi e con un odore nauseabondo».

L’appartamento è, se possibile, in condizioni ancora peggiori, «si sente un odore indescrivibile di escrementi e sporcizia». Cucina e camera da letto sono il ricettacolo di vermi e insetti. I rifiuti sono sparsi ovunque. «Nella casa – scrive ancora nell’esposto finito sul tavolo del procuratore di Nuoro Patrizia Castaldini – non c’era acqua, né fredda né calda». Se la situazione igienica è a dir poco critica si scopre che la donna si alimenta con quello che trova. Il cibo è scaduto da anni (le confezioni di pasta hanno impresso il 2012 come data di scadenza) e il frigorifero guasto è pieno zeppo di roba andata a male. Barabino interviene e fa curare la sventurata signora che pure economicamente sta bene (è titolare di un conto in banca e possiede terreni nel suo paese d’origine) e avrebbe potuto permettersi un aiuto in casa. Dopo qualche mese l’anziana donna, che ha iniziato a prendere le medicine e prendersi cura della sua persona, sta decisamente meglio. E anche la casa è tornata ai vecchi splendori. Finalmente pulita e profumata.

Ma ora che l’emergenza è passata la dottoressa Barabino vuole vederci chiaro. E chiede che vengano accertate le responsabilità di quanto accaduto. «Ci sono delle responsabilità – dice – e io voglio che emergano. Non è possibile che nessuno sapesse in che condizioni viveva questa donna».

Le domande del resto sono del tutto giustificate. Come è possibile che in tutto questo tempo nessuno si sia mai reso conto della situazione dell’anziana dona? Perchè la rete sociale non ha funzionato? Di chi sono le responsabilità? A questi e ad altri interrogativi risponderà la magistratura.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative